Commercio estero
mercoledì 19 Ottobre, 2022
di Redazione
Meccanica, alimentari e bevande. Sono questi i maggiori settori di export delle imprese trentine, che commerciano principalmente con i Paesi europei. Fanno eccezione gli Stati Uniti, che rappresentano l’11% delle esportazioni delle aziende del territorio, e la Cina, con un mercato in continua crescita. A dirlo è il report “Processi di internazionalizzazione: tendenze, prospettive e scenari post-Covid” preparato dall’ente di ricerca e consulenza Prometeia in occasione del workshop promosso dalla Provincia autonoma di Trento e Trentino Sviluppo.
All’incontro, che è stato organizzato nell’ambito del Comitato strategico provinciale per l’internazionalizzazione, hanno partecipato l’assessore per lo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti, tutte le associazioni di categoria, i rappresentanti di Trentino Marketing e della Camera di Commercio di Trento e alcuni imprenditori trentini. Durante l’evento sono stati raccolti molti stimoli da parte dei partecipanti, grazie a tavoli di confronto finalizzati a individuare gli obbiettivi da raggiungere nel medio periodo.
«Ci siamo trovati oggi – ha spiegato Achille Spinelli, assessore allo Sviluppo economico della Provincia autonoma di Trento – per discutere di un tema fondamentale per la crescita del territorio: l’export delle imprese trentine. In un momento di grande crisi economica e sociale come quello che stiamo vivendo oggi, è più che mai cruciale confrontarsi e studiare delle strategie comuni, per agire sui mercati internazionali come “sistema Trentino”. Questo percorso è iniziato già nel 2020 con la creazione del Comitato strategico, che quest’anno si è posto un obiettivo importante: redigere un programma pluriennale per l’internazionalizzazione delle nostre imprese».
L’evento è stato il primo step di un percorso a tappe che culminerà con la redazione di un vero e proprio “Piano strategico”, messo a punto dalla Provincia assieme a tutte le categorie economiche del territorio. Presenti i vertici di Confindustria Trento, Federazione Trentina della Cooperazione, Associazione Artigiani del Trentino e di Confcommercio Trentino.
Durante il workshop è stato presentato il report di Prometeia, che ha delineato la situazione economica attuale e ha aiutato a intravvedere le prospettive future. È emerso per esempio che in Trentino c’è una grande dinamicità e propensione verso l’internazionalizzazione da parte non solo delle grandi imprese, già abituate a confrontarsi con l’estero, ma anche delle aziende di più piccole dimensioni. L’export provinciale è concentrato principalmente in 10 settori merceologici, che rappresentano ben l’81% del totale. Tra di essi troviamo macchinari e apparecchiature (20,5%), bevande (10,5%), autoveicoli e rimorchi (9,3%), prodotti chimici (8,1%) e alimentari (6,6). Gli Stati Uniti, partner privilegiato delle imprese del territorio (11% sul totale), sono uno dei mercati più dinamici in particolare nel settore Food & Beverage, grazie soprattutto al crescente posizionamento del vino italiano in tutto il mondo.
Per quanto riguarda invece la meccanica, punta di diamante dell’export trentino, troviamo una crescita guidata ancora dai paesi emergenti, come India, Canada, Ungheria e Brasile. Fondamentale sottolineare che, in questo settore, è in aumento la domanda di tecnologie complesse, in grado di integrare meccanica ed elettronica e di promuovere la transizione green. Una partita in cui la Provincia si è messa in gioco con lungimiranza ormai da diversi anni. Basti pensare ai grandi investimenti messi in campo sui due principali Poli Tecnologici di Trentino Sviluppo, dedicati alle aziende del comparto meccanico ed elettronico (Polo Meccatronica) e dell’economia circolare (Progetto Manifattura). Va ricordata infine la S3, la strategia provinciale di sviluppo concordata con l’Europa, in cui la sostenibilità e l’industria intelligente sono due dei quattro pilastri su cui il Trentino punta per la crescita economica del territorio.