La giostra
mercoledì 15 Febbraio, 2023
di Carlo Martinelli
È il primo editore indipendente nel mercato ragazzi con 800 titoli in catalogo. E non va dimenticato che sono 490 i titoli di cinema in catalogo: perché «Il Castoro»— che ha compiuto trent’anni giusto due giorni fa e gli auguri se li merita tutti — nasce come casa editrice, a Milano, proprio rilevando la storica collana «Il Castoro Cinema». È rimasto uguale il filo che lega ogni titolo all’altro: la scelta di libri di qualità che aprano prospettive inedite sulla complessità del mondo contemporaneo, per allenare il pensiero critico fin da piccoli, per coltivare intelligenze e sguardo con ironia e originalità, scatenando il piacere della lettura attraverso i linguaggi più diversi. E questo sia con serie di grande successo che sono ormai dei classici della letteratura per ragazzi come Diario di una Schiappa di Jeff Kinney, sia con testi come l’enciclopedia dei ragazzi Le 15 domande, che non vuole considerare il «Sapere» come un insieme di compartimenti stagni. Per festeggiare i trent’anni «Il Castoro» annuncia una ricca serie di iniziative, con il cinema di nuovo protagonista, il ritorno di autori importanti e il consolidamento dei filoni che più stanno coinvolgendo i giovani lettori, a partire dai fumetti e dai graphic novel.
Qui, però, vogliamo segnalare due titoli da poco pubblicati.
Il primo, La bibliotecaria di Auschwitz (136 pagine, 15,50 euro, a partire dai 12 anni) è proprio un graphic novel. L’adattamento a fumetti del romanzo di Antonio Iturbe è stato realizzato da Salva Rubio con le illustrazioni di Loreto Aroca (la traduzione dallo spagnolo è di Francesco Ferrucci). Le tavole raccontano la vera storia di Dita Kraus, la bibliotecaria di Auschwitz: nata a Praga nel 1924 e sopravvissuta all’Olocausto, ora vive in Israele. La sua storia è diventata dapprima romanzo di grande successo e ora graphic novel per ragazzi per salvare dall’oblio una delle storie più eclatanti di eroismo culturale. Dita Kraus ama da sempre i libri e, quando a quattordici anni viene deportata ad Auschwitz, diventano la speranza a cui aggrapparsi e la sua salvezza. Accanto a lei, in quella nuova vita, ci sono il professor Morgenstern, Margit, Ota e Fredy Hirsch, un giovane ebreo carismatico che le affida la custodia di alcuni libri trafugati. E saranno proprio quelle pagine, talvolta in lingue sconosciute, che aiuteranno Dita ad affrontare l’orrore che sta vivendo, a darle un motivo per resistere.
Nel novero dei grandi autori della scuderia «Il Castoro» c’è poi Anne Fine. E dalla sua penna, quella di una delle più grandi autrici contemporanee, è uscito un romanzo brillante che cattura i lettori adolescenti e chi li vuole capire un po’ di più. Tutte le sfumature di Scarlet (280 pagine, 15 euro, a partire dai 12 anni) racconta della profonda arrabbiatura di Scarlet. Con sua madre, che ha lasciato suo padre apparentemente di punto in bianco, e con suo padre, che non ha nemmeno provato a farle cambiare idea. È arrabbiata perché ad andarci in mezzo è anche la sua vita, e niente di tutto ciò è una sua scelta. Perciò, quando la madre le regala un diario su cui scrivere i suoi pensieri, Scarlet decide che c’è solo una cosa che può raccontare. La verità, su tutto quel che è accaduto… Alla domanda su cosa vorrebbe che i lettori italiani ricordassero della sua storia, Anne Fine risponde: «Vorrei che ricordassero che le famiglie sono complicate, e anche che il carattere, i comportamenti, o anche solo i fugaci stati d’animo di un membro si ripercuotono su chi sta intorno. Le famiglie sono infinitamente affascinanti, mutevoli, a volte crogiolo d’infelicità, ma anche di sicurezza e gioia».