Edilizia
domenica 26 Marzo, 2023
di Stefano Marini
A Storo la domenica di Passione è da sempre giornata di fiera. Quest’anno però l’evento è stato «oscurato» dalla posa della prima pietra delle nuove scuole elementari, una cerimonia che si è rivelata molto partecipata e densa di richiami, anche ideali, a partire proprio dalla prima pietra, che è la stessa che era stata utilizzata il 15 marzo 1953, per dare lo spunto all’edificio precedente. Una sorta di «seme ideale» dal quale, nelle intenzioni di tutti i presenti, dovrà rinascere il nuovo edificio scolastico storese e che lega indissolubilmente due epoche lontane 70 anni e mondi per molti aspetti del tutto diversi fra loro.
Che l’occasione fosse sentita lo si è potuto intuire dalla quantità di persone assiepate tutt’attorno al cantiere, alcune centinaia, per seguire l’evento. Notevole anche il numero delle autorità presenti. Oltre ai membri dell’amministrazione comunale, ai sindaci della Valle del Chiese (o loro delegati) e agli ex primi cittadini storesi che in un modo o nell’altro si sono occupati del progetto (Settimo Scaglia, Vigilio Giovanelli, Luca Turinelli), erano presenti per l’occasione anche l’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti e il vicepresidente della Provincia, Mario Tonina scesi appositamente da Trento per prendere parte alle celebrazioni. Data l’importanza dell’evento non poteva mancare la fanfara, con la banda di Storo chiamata a intonare l’inno del Trentino e quello nazionale, mentre i volontari dei vigili del fuoco locali si sono occupati della posa in sicurezza della prima pietra stessa.
«Oggi celebriamo il domani – ha esordito il sindaco di Storo Nicola Zontini – augurando a questo edificio di poter essere un centro di formazione delle menti e dei cuori delle future generazioni affinché possano contribuire allo sviluppo sociale e culturale della nostra comunità e con la benedizione del parroco don Andrea Fava».
A margine dell’evento, Riccardo Giovanelli, assessore ai lavori pubblici del Comune di Storo, ha invece sottolineato quali siano le radici del progetto: «Questa è un’opera che ha attraversato parecchie consiliature – spiega Giovanelli – si è iniziato a ragionare di edificare un nuovo polo scolastico già nel 2006. All’epoca si era pensato di riunire scuole elementari e medie ma poi il progetto è tramontato e si è optato per tenere i 2 plessi separati. Nel 2013 è arrivato il finanziamento provinciale (7,1 milioni di euro dalla Provincia di Trento, su un costo totale dell’opera di 8,5 milioni, ndr). Siamo consapevoli della responsabilità che ricade su di noi perché, come testimonia la partecipazione massiccia di oggi, ci sono aspettative elevate da parte della popolazione e del resto una scuola nuova si costruisce una volta per secolo. Quello che possiamo dire è che il nuovo edificio scolastico sarà all’avanguardia per didattica, con lavagne luminose, interattività, aule spaziose, luminose e areate, ma anche per consumi e rispetto dell’ambiente, visto che sarà costruita all’insegna delle ultime tecniche di risparmio energetico ed energia rinnovabile. Sarà anche una struttura sicura, completamente antisismica, che diventerà la scuola di riferimento per tutto l’istituto scolastico della Valle del Chiese. Vi sposteremo infatti la sede del dirigente scolastico dalle scuole medie di Storo. Sarà infine un edificio che comprenderà o sarà connesso ad altre strutture, dalla mensa interna al tunnel sotterraneo che collegherà la scuola alla palestra del Palastor, mentre l’aula magna sarà nell’auditorium, un’altra struttura che contiamo di aprire entro fine anno»
In una giornata il cui tema è stato mettere solide basi nel presente per costruire un futuro positivo, non ci può essere però conclusione migliore delle belle parole pronunciate dal presidente della Cooperativa scolastica “CO.RA 2000”, Giosuè Di Camillo (9 anni!):«Siamo qui riuniti oggi – ha detto Di Camillo – per celebrare la posa della prima pietra della scuola di Storo. Ma perché celebriamo questo momento? Non perché è la prima, ma perché è il cuore della nuova scuola, è la forza che ci da la padronanza del sapere, è la nostra nuova scuola. Questo edificio sarà il luogo dove i futuri cittadini e cittadine del Comune di Storo vivranno le loro prime esperienze di vita sociale, qui si formeranno come studenti e come persone. Qui impareranno tante cose: la matematica, l’italiano le scienze, la storia, le lingue straniere, la geografia, sperimenteranno l’arte, la musica e lo sport, ma soprattutto capiranno l’importanza dell’educazione civica».
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