Maltempo

venerdì 3 Novembre, 2023

Strade chiuse, smottamenti e crolli: Trentino sott’acqua, allerta Adige

di

Ancora bollino arancione. Viabilità modificata, Giudicarie le più colpite

Strade trasformate in fiumi, piazze come piscine, decine di allagamenti di strutture, ma anche alberi abbattuti o pericolanti. E colate, smottamenti e crolli di roccia che hanno portato alla chiusura di tratti di strade, con conseguenti disagi alla viabilità. A risentire delle intense precipitazioni anche la galleria di Mori, lungo la statale 240 che, a causa di importanti infiltrazioni d’acqua, è stata temporaneamente chiusa al traffico. Intransitabile anche la statale del Rolle per allagamenti e la provinciale 245 di Santa Massenza per caduta massi, nel comune di Vallelaghi, in entrambe le direzioni
 di marcia.
Le previsioni meteo ci avevano messo in guardia e infatti fin da mercoledì si era proceduto a monitorare il territorio, soprattutto le aree più critiche, per scongiurare situazioni disastrose. Il maltempo che imperversa da inizio settimana sul Trentino, anche ieri, giornata di allerta meteo moderata (arancione) — che proseguirà fino alla mezzanotte di oggi — ha effettivamente dato un gran da fare fin dal pomeriggio a vigili del fuoco, protezione civile, e tecnici della Provincia che hanno effettuato sopralluoghi dove si sono registrati smottamenti, disponendo i necessari interventi. Un gran lavoro. Il Sistema di Protezione civile del Trentino, nonostante l’attenuazione delle precipitazioni e un calo della quota neve dalle 20 di ieri, ha continuato per tutta la notte a presidiare il territorio (a partire da corsi d’acqua e versanti) e a gestire le emergenze. Dalle ore 18 alle 21 la Centrale unica di emergenza ha ricevuto una settantina di chiamate legate al maltempo: tra gli interventi che vigili del fuoco e servizi Prevenzione rischi, bacini montani, gestione strade, infrastrutture, foreste e geologico hanno gestito smottamenti appunto e diversi allagamenti di strutture private, soprattutto nel territorio di Trento. Osservati speciali gli effetti delle piogge intense sui terreni già saturi di acqua. Così come fiumi, corsi d’acqua e dighe, in collaborazione appunto con i corpi dei vigili del fuoco volontari che presidiano ponti e torrenti, ad esempio il torrente Palvico nella zona industriale di Storo nelle Giudicarie. Operatori mobilitati anche a Cloz in val di Non, zona interessata dall’evento franoso più rilevante in questi giorni, dove i vigili del fuoco effettuano la vigilanza dei terreni h24, dotati anche di fotocellule per individuare eventuali movimenti della massa sopra l’abitato, già comunque interessata per quanto possibile dagli interventi di pulizia e delimitazione dell’area. Ulteriori frane e smottamenti si sono verificati in val d’Ampola, in località Le Pozze sopra Cavedine, nella zona di Maso Laneri a Frassilongo sulla provinciale 135 e su altre viabilità secondarie o forestali sul territorio. Alle 17.25 di ieri erano caduti in media dai 25 ai 50 millimetri di acqua con massimi di 76 a Tremalzo e 65 a Bezzecca e Storo. A Passo Manghen le raffiche sono arrivate a 83 chilometri l’ora. Non mancano poi i fiocchi bianchi: sul Passo del Tonale si registrano 15 centimetri di neve.
Viabilità, le chiusure
A Storo è stata chiusa la statale 240 di Loppio e Val di Ledro da Storo al bivio per Tremalzo. Un’interruzione dovuta alla fuoriuscita di acqua e detriti da rivi e torrenti in più punti della Val d’Ampola. La statale 612 della val di Cembra rimane a senso unico alternato per smottamenti in località Maso Franchi e in località Ceola. Chiuso per pericolo smottamenti un tratto della provinciale 31 del Manghen. Nevica oltre i 2mila metri. Impercorribile, in val di Non, per il pericolo di caduta sassi, la provinciale 14 del lago di Tovel in località Santa Emerenziana. Ancora, sulla provinciale 73 Destra Anaunia rimane il senso unico alternato causa smottamento in territorio di Denno. Chiusa anche la statale 50 del Rolle in località Forte Buso. In Vallagarina rimane intransitabile la provinciale 22 Chizzola – Brentonico tra l’abitato di Brentonico e Sorne a causa di una frana. La provinciale 20 del lago di Cei è stata chiusa al chilometro 5 per allagamento. Nella zona Altro Garda e Ledro, poi, rimane chiusa la provinciale 48 del Monte Velo in località Gazzi per smottamento. Chiusa per smottamenti anche la provinciale 2 del Monte Baldo a Mori in entrambe le direzioni. Massi sono caduti anche sulla strada Stabio nella zona di Saone, nelle Giudicarie (in foto).
Torbole: reti alla foce della Sarca
L’allerta arancione ha fatto scattare anche il piano di emergenza per la Sarca. Ieri mattina i vigili del fuoco volontari hanno posizionato 400 metri di reti di contenimento alla foce del fiume a Torbole. L’intervento ha richiesto l’impiego di dieci pompieri, due autocarri, un natante e un gommone di salvataggio. La rete di contenimento consiste nel portare più corpi morti ad una profondità di circa 30 metri per mantenere la posizione della recinzione in caso di condizioni meteo avverse. I vigili del fuoco raccomandano la «cauta navigazione» sul lago e di «limitare attività e spostamenti non strettamente necessari».
La raccomandazione della Provincia è «di evitare di avvicinarsi ai corsi d’acqua; porre massima attenzione alle condizioni dei luoghi da percorrere, anche con automezzi e veicoli ed evitare di immettersi in aree che presentino condizioni anomale o di pericolo».