tragedia ad alessandria
mercoledì 27 Settembre, 2023
di Sara Alouani
Ha lasciato un biglietto in cui spiega che i cadaveri del figlio e della moglie si trovano a casa. La nota è stata ritrovata nel taschino della giacca del 67enne, che questa mattina avrebbe ucciso moglie e figlio, per poi accoltellare a morte la suocera in una casa di riposo e infine togliersi la vita. In casa dell’uomo, Martino Benzi, sarebbero stati trovati alcuni scritti relativi alle sue intenzioni ma nulla che, secondo gli inquirenti, faccia capire con certezza il movente della strage.
Secondo le prime indagini, l’uomo avrebbe ucciso in casa il figlio Matteo e la moglie Monica Berto e poi, poche ore dopo verso le 11.30, si sarebbe recato nella casa di riposo della Divina Provvidenza di Alessandria per uccidere la suocera Carla Schiffo. Infine, si sarebbe ucciso.
Sul suo Blog, Martino Benzi scriveva così:
«Sono uno che — nato nel 1956 — si è deciso a fare un figlio a cinquant’anni, età in cui qualche mio compagno di scuola diventava nonno. Non credo di aver bisogno di dirti che una cosa del genere contribuisce – mi costringe – a mantenermi giovane e al passo coi tempi». Benzi, che dopo la strage si è suicidato, amava scrivere di quel figlio di cui si diceva «orgoglione»: dal primo dentino al lavoretto fatto con gli stuzzicadenti. «Mi piace raccontare. E scrivere. Ho incominciato a farlo seriamente il giorno in cui mio figlio ha compiuto diciotto mesi e all’inizio era la trascrizione delle favole raccontate a lui, poi sono diventate storie per quando fosse stato più grande», si legge ancora sul suo blog.
Il figlio Matteo aveva solo 17 anni.
Sesto Pusteria
di Redazione
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