università
mercoledì 28 Febbraio, 2024
di Tommaso di Giannantonio
È ufficialmente partita la gara per accaparrarsi i contributi statali finalizzati alla realizzazione di alloggi universitari. Due giorni fa il ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) ha pubblicato un bando per 60mila nuovi posti letto in tutta Italia. Un pacchetto da 1,2 miliardi di euro. In Trentino si stima un fabbisogno di 867 posti letto: questo è il deficit calcolato dal Mur in base all’attuale numero di studenti fuori sede e di posti in residenze universitarie. In Trentino si erano già fatti avanti 13 diversi soggetti tra attori privati e pubblici per la realizzazione di 1.181 posti letto. I progetti sono molteplici: da Casa Girelli al Cinema Roma.
Il bando: tempi e paletti
Il ministero nominerà un commissario straordinario per raggiungere l’obiettivo ambizioso dei 60mila posti letto (previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza). Gli alloggi dovranno essere realizzati entro il 2026. Mentre i candidati avranno 12 mesi per realizzare i posti letto. I tempi stretti tendono a favorire la conversione di strutture preesistenti in studentati, piuttosto che la realizzazione di nuovi edifici. Il ministero ha previsto anche agevolazioni fiscali e un regime semplificato per i cambi di destinazione d’uso.
I paletti sono chiari. Almeno il 30% dei posti letto dovrà essere assegnato a studenti meritevoli e provenienti da famiglie a basso reddito. «Gli importi che gli studenti dovranno corrispondere alla struttura — specifica il ministero — saranno in linea con i bandi degli enti per il diritto allo studio». La restante parte dei posti letto sarà destinata a tutti gli altri studenti, «sempre su criteri di merito». Le tariffe? «Verrà applicata una tariffa inferiore almeno del 15% rispetto ai valori medi di mercato». Tutti questi vincoli dovranno essere rispettati per almeno 12 anni.
Deficit di posti e contributi
Il ministero erogherà un contributo di 20mila euro per posto letto. In allegato al bando è stato anche stimato il fabbisogno totale di posti letto nelle residenze universitarie (anno accademico 2021-2022). In ogni provincia almeno il 20% degli studenti fuori sede deve avere la possibilità di accedere a un posto all’interno delle residenze: questo è il target di riferimento utilizzato per effettuare il calcolo.
In Trentino ci sono 11.033 fuori sede, ma anziché 2.207 posti (il 20%), ce ne sono 1.340. Ergo: mancano 867 posti letto. Quindi potenzialmente il ministero potrebbe concedere fino a 17,3 milioni di euro per il fabbisogno trentino.
Va detto che Università di Trento, Opera universitaria e Provincia hanno già le risorse necessarie per realizzare lo studentato di Piedicastello da 200 posti letto (30,9 milioni) e l’ampliamento del Sanbapolis da 106 posti letto (14,9 milioni), entrambi a Trento, e in attesa di gara. Quindi il fabbisogno è destinato a scendere a 561 posti.
Dal Cinema Roma a Casa Girelli
Il bando statale è aperto a soggetti privati (convenzionati) e pubblici. Già in autunno il ministero aveva realizzato una mappatura degli immobili idonei. Dal Trentino erano arrivate manifestazioni di interesse da parte di 13 attori pubblici e privati per realizzare 1.187 posti letto totali (vedi la mappa). Tra questi anche i 200 posti dello studentato proposto da Opera all’ex asilo di Manifattura, ma che difficilmente possono essere realizzati in 12 mesi.
Tra i soggetti privati si era mossa la famiglia Paterno: Dolomiti Building aveva portato all’attenzione la creazione di 200 posti a Casa Girelli (a Trento) e di 25 posti in un edificio di via Asiago (a Trento); mentre Euro Immobiliare si era offerta per la realizzazione di 75 posti all’ex Minghetti (a Trento).
Ha fatto discutere la proposta avanzata da Sim srl per conto dei proprietari della struttura che oggi ospita il Cinema Roma (a Trento). In questo caso, al posto del cinema, dovrebbero sorgere 40 posti letto. La società ha già presentato un progetto alla commissione edilizia del Comune di Trento: due piani interrati per un centinaio di posti auto e poi 12 appartamenti. I proprietari stanno ancora valutando l’opzione di riservare gli alloggi agli studenti universitari. Il progetto è stato comunque sospeso per ragioni tecniche ed è attualmente oggetto di valutazione da parte della Soprintendenza per i beni culturali. Intanto la raccolta firme contro la chiusura del Cinema Roma ha superato le 15mila firme.
Non tutti le proposte riguardano Trento. Su un totale di 1.187 posti letto potenziali, 93 ricadono su Rovereto (esclusi quelli dell’ex asilo di Manifattura). Ora tutti i soggetti interessati potranno rispondere al bando ministeriale per ricevere i contributi ministeriali. Le candidature saranno valutate singolarmente seguendo l’ordine cronologico di presentazione.