L'evento

domenica 15 Ottobre, 2023

Tajani: «Tra oggi e domani faremo uscire gli italiani da Gaza»

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Il segretario di Forza Italia e ministro degli Affari Esteri è intervenuto a Trento: «In Medio Oriente difendiamo da sempre il diritto di Israele di difendersi»

Il ricordo di Silvio Berlusconi, per la comunità di Forza Italia, è ancora fortissimo. L’evento di questo pomeriggio alla sala della cooperazione di Trento, infatti, è cominciato proprio con un video commemorativo dell’ex presidente, durante il quale sono state ripercorse le tappe salienti che hanno portato all’ascesa del Cavaliere in politica e, successivamente, alla creazione di Forza Italia e a capo del Governo.

Oggi nuove sfide attendono il partito e il mondo intero. Uno dei temi più importanti su cui si è soffermato Antonio Tajani, segretario del partito a livello nazionale e ministro degli Affari Esteri, ospite d’onore dell’evento, è stato il conflitto tra Israele e Palestina, cominciato con l’attacco terroristico dello scorso 7 ottobre. «Quella del Medio Oriente è una situazione di enorme tensione. È una zona in cui noi siamo molto presenti. Difendiamo da sempre il diritto di Israele di difendersi, ma chiediamo al contempo una reazione proporzionata», le parole di Tajani.

«Troppe vittime civili ci sono state tra gli israeliani. Ora dobbiamo evitare che possano essercene altre tra i palestinesi – ha proseguito il vicepremier –. Il governo sta facendo di tutto per far liberare gli ostaggi, ivi compresi i tre italiani. Stiamo poi facendo di tutto per far uscire da Gaza gli italiani che vivono lì. Sono una decina. Speriamo che tra oggi e domani possano arrivare in Egitto».

Un grosso rischio è rappresentato da una possibile “escalation”, che potrebbe portare numerosi Stati in una condizione di belligeranza, se non, nello scenario peggiore, il mondo intero. «C’è in atto un grande lavoro da parte del Governo per far sì che i Paesi arabi convincano Hamas a liberare i prigionieri, gli ostaggi. Siamo poi impegnati nel convincere Israele ad avere una reazione proporzionata. Stiamo cercando di portare la pace, dando un contributo al disinnesco di questa situazione. Abbiamo 1300 militari in Libano. Sono un cuscinetto sotto il controllo delle Nazioni Unite per evitare che la situazione peggiori».

Un altro tema che in questo periodo interessa il partito è, ovviamente, quello delle elezioni provinciali. Anche su questo Antonio Tajani ha voluto portare la sua vicinanza al centrodestra. «Fugatti potrà sempre contare sulla lealtà di Forza Italia, e a Roma troverà sempre degli interlocutori pronti ad ascoltare le esigenze del Trentino. Cinque anni di governo sono importanti, ma non bastano per risolvere i problemi di una Regione».

L’attuale presidente della Provincia, nonché candidato per le prossime elezioni, ha espresso parole di ringraziamento per il lavoro che Forza Italia ha fatto in questi anni. «All’interno della coalizione ci siamo sempre parlati serenamente, anche in momenti difficili. Forza Italia ha sempre avuto il merito di aver fatto valere il valore della coalizione prima delle singole espressioni personali -, le parole di Fugatti –. Siamo ormai all’ultima settimana di campagna elettorale. Dobbiamo continuare a lavorare fino all’ultimo momento. Abbiamo deciso di tenere un profilo basso, non rispondendo alle polemiche, alle questioni anche strumentali che a volte vengono messe in campo. In questi cinque anni in Trentino sono accadute tante cose, e sono convinto che i trentini abbiano avuto la possibilità di dare un giudizio alla nostra amministrazione».

Un supporto all’operato di Maurizio Fugatti è giunto anche da Giorgio Leonardi, vicepresidente della giunta regionale. «È da anni che diamo la nostra incondizionata fiducia al presidente uscente. Noi lavoriamo per un nuovo successo del centrodestra, proseguendo con ciò che abbiamo fatto dal 2018. In questi cinque anni siamo stati costernati da situazioni drammatiche: tempesta Vaia, pandemia, la Marmolada, il conflitto russo – ucraino. Il governo provinciale ha fatto sempre tutto ciò che poteva fare».

Spazio, successivamente, a qualche considerazione sul programma elettorale. «Un tema che a noi sta particolarmente caro è la pressione fiscale. Dobbiamo intervenire. In parallelo, occorre ridurre la burocrazia, il più grande cancro del Paese -, ha dichiarato Leonardi –. Dobbiamo sostenere la famiglia, la casa e la dignità del lavoro. È poi necessario aiutare le persone a casa loro. Se diamo il benessere a casa loro sicuramente non prenderanno i barconi».

Una riflessione è giunta anche riguardo al tema dei grandi plantigradi: «Occorre dire una cosa in modo chiaro: una persona vale più di un orso. Occorre rendere sicure le nostre città e i nostri Paesi», ha concluso.

Al termine dell’evento, infine, sono stati presentati i 34 candidati presenti in lista. L’appuntamento, ora, è per il prossimo 23 ottobre, quando verranno tirate le somme di questa nuova tornata elettorale.