Droga

venerdì 28 Luglio, 2023

Tentano di vendere due etti di cocaina a Rovereto: arrestati

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La sostanza era nascosta in un'auto che due cittadini colombiani, una volta scoperti, avevano tentato di recuperare con il carro attrezzi

Nella giornata di ieri i Finanzieri della Compagnia di Rovereto hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rovereto, che ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dei due soggetti di nazionalità colombiana, indagati per traffico di sostanze stupefacenti
sul territorio di Rovereto. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rovereto, è stata avviata nel mese di febbraio 2023, quando, durante un servizio di controllo economico del territorio le Fiamme Gialle, hanno individuato un’auto sospetta, in sosta nel parcheggio di un noto locale di Rovereto, attorno alla quale hanno notato un movimento anomalo di quattro soggetti stranieri, uno dei quali conosciuto ai militari operanti per precedenti legati al traffico di stupefacenti.
Alla vista della pattuglia, i quattro si sono allontanati prendendo direzioni diverse, lasciando un borsone sul sedile del passeggero. Subito, avvalendosi dei tablet portatili collegati alle banche dati in uso al corpo, i militari hanno rilevato che l’automezzo era intestato ad un uomo di origini colombiane di 30 anni residente a Trieste, già gravato da precedenti di polizia. Dopo uno speditivo rintraccio, una pattuglia di Finanzieri ha quindi proceduto a fermare ed identificare due dei soggetti visti nei dintorni dell’auto, i quali hanno dichiarato di trovarsi lì per svago. Una seconda pattuglia si è invece appostata nei pressi del locale per osservare, a debita distanza, l’autovettura lasciata nel parcheggio.
Dopo quasi due giorni, la pattuglia appostata ha visto arrivare un carro attrezzi, i cui addetti, su richiesta dei militari, hanno riferito di aver ricevuto incarico, telefonicamente, dal proprietario del veicolo controllato di prelevarla e trasportarla a Udine.
I finanzieri, ritenendo che all’interno dell’autovettura fosse occultata sostanza stupefacente, hanno, pertanto, proceduto alla perquisizione dell’autoveicolo, così rinvenendo e sequestrando un involucro contenente circa 215 grammi di cocaina e due telefoni cellulari.
Successivamente, sono stati assunti contatti con la ditta incaricata del ritiro del veicolo per procedere, previo pedinamento e monitoraggio a cura di pattuglie delle Fiamme Gialle, alla consegna del veicolo ai destinatari. Nelle more della consegna, i militari hanno acquisito, presso il pubblico locale di Rovereto, le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, mediante le quali hanno potuto ricostruire i movimenti dei quattro soggetti fin dall’arrivo dell’auto nel parcheggio. Qualche giorno dopo, il carro attrezzi, seguito da due pattuglie in borghese delle Fiamme Gialle, si è diretto verso Udine per procedere alla riconsegna del mezzo. Nel corso del tragitto, a seguito di indicazioni fornite telefonicamente da una delle persone presenti a Rovereto, una donna di origini colombiane di 31 anni, è però avvenuto un cambio di destinazione ed il carro attrezzi è stato indirizzato verso un parcheggio pubblico di Trieste.
All’appuntamento per il ritiro della macchina si è quindi presentata la  donna che, da quel momento in avanti, è stata costantemente pedinata ed intercettata dai Finanzieri, i quali hanno così potuto acquisire elementi fondamentali per ricostruire compiutamente l’attività illecita posta in essere dai soggetti coinvolti nella tentata consegna di sostanza stupefacente a Rovereto. L’attività si inserisce nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio disposta dal Comando Provinciale di Trento rivolta, tra l’altro, al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti.