La sentenza
lunedì 15 Gennaio, 2024
di Davide Orsato
Sei anni di reclusione, questa la sentenza comminata dal giudice per l’udienza preliminare Marco Tamburrino a un 40enne della Val di Non che a novembre 2022 aveva cercato di strangolare a morte la sua ex moglie a Borgo d’Anaunia. L’uomo era difeso dagli avvocati de Bertolini e Rambaldi, che avevano chiesto il rito abbreviato. Il 40enne è stato condannato anche per i reati di stalking e possesso illegale di armi atte a offendere. Gli sono state riconosciute le attenuanti generiche: il pubblico ministero Patrizia Foiera aveva chiesto una condanna a 13 anni e 7 mesi. La donna era assistita dall’avvocato di parte civile Zilio.
I fatti risalgono al 26 novembre del 2022 a Dovena frazione del comune di Borgo d’Anaunia. L’uomo aveva teso un agguato all’ormai ex moglie, sotto l’abitazione dei suoceri dove la donna si era trasferita in seguito alla rottura. E dopo essere riuscito ad entrarle in casa, aveva tentato di strangolarla. E ci sarebbe riuscito se non fossero intervenuti tempestivamente alcuni operai edili impegnati in un vicino cantiere. Hanno avvertito le urla disperate della vittima e, una volta nell’abitazione, hanno fatto desistere l’aggressore. L’uomo, all’arrivo dei carabinieri, chiamati dagli stessi artigiani, aveva ammesso le sue intenzioni: «Volevo ammazzare la mamma dei miei figli e poi farla finita: mi sarei impiccato» sarebbe stata la confessione resa ai militari. Un omicidio-suicidio, un doppio delitto, per fortuna scongiurato.