la testimonianza
sabato 29 Marzo, 2025
Terremoto in Myanmar, il trentino Dante Rossetti: «C’è stata una scossa fortissima. Siamo scappati in strada»
di Gabriele Stanga e Francesco Terreri
Il pensionato di 76 anni originario di Borgo Valsugana, vive a Yangon da oltre 40 anni, dove si è trasferito per lavorare nella costruzione di ponti

«Abbiamo sentito una scossa fortissima che ci ha fatto uscire tutti dalle case. Abbiamo avuto molta paura». C’è almeno un trentino tra gli italiani che hanno vissuto il dramma del terremoto in Myanmar: Dante Rossetti, che ha raccontato quei momenti all’amico Paolo Bridi. Il sisma è stato di una potenza inaudita e ha fatto registrare una magnitudo di 7.7. Non si conosce ancora un bilancio preciso della catastrofe ma si parla di almeno 144 morti e 732 feriti. E il timore è che la portata del disastro sia di gran lunga superiore, nell’ordine delle migliaia di vittime. Intanto le agenzie di viaggio trentine stanno verificando la situazione dei turisti: nessuno in Myanmar, destinazione già proibitiva per la crisi interna, ma tanti, decine in questo momento, nella vicina Thailandia, che si stanno mettendo in contatto con il Trentino e potrebbero chiedere aiuto e sostegno per rientrare.
Dante Rossetti, pensionato di 76 anni originario di Borgo Valsugana, vive in Myanmar da oltre 40 anni, dove si è trasferito per lavorare nella costruzione di ponti. Ha avuto paura ma per fortuna sta bene. L’uomo non ha figli e convive con la propria compagna nella città di Yangon, ex capitale e centro più grande di tutta la nazione, con oltre 5 milioni di abitanti. A Yangon il sisma è stato percepito e ha creato molta paura, ma sembra non ci siano state conseguenze gravi, per via della lontananza dall’epicentro, localizzato a 16 chilometri dalla città di Saigang, nel centro del Myanmar. A raccontare la drammatica esperienza vissuta da Rossetti l’amico Paolo Bridi, titolare dell’azienda Prometeo che si occupa di consulenze sul Sud est asiatico e che l’ha sentito telefonicamente: «L’ho chiamato ieri mattina, ha avvertito in maniera nitida la prima scossa che è stata fortissima e ha fatto uscire tutti dalle case, poi hanno sentito anche la seconda. Ha avuto molta paura ma per fortuna l’epicentro era lontano e non ci sono state conseguenze né per lui né per la sua compagna». Bridi tranquillizza poi sulle condizioni di salute di Rossetti: «Sta bene – assicura – Dice che a Yangon hanno sentito il terremoto ma non ci sono danni gravi. La situazione è più difficile nella capitale Nayipyidaw, a Mandalay e più in generale in tutto il Myanmar centrale, dove sono crollati edifici e ponti e ci sono molte vittime».
Difficile, afferma Bridi, «avere indicazioni precise sui numeri. Parlano anche di migliaia di morti. Sembra che la giunta militare abbia chiesto aiuti internazionali e questo è un brutto segnale circa la gravità della situazione. Al momento io non ho notizie su altri trentini coinvolti». Per il momento anche secondo quanto filtra dalla Farnesina non ci sarebbero vittime nè della provincia nè italiane nel sisma, tutto però è ancora da confermare. Il terremoto ha avuto conseguenze importanti anche in Thailandia. A Bangkok infatti, in seguito alla scossa è crollato un edificio di 30 piani in corso di costruzione. Il crollo ha provocato la morte di almeno 8 persone accertate, mentre 81 risultano disperse tra le macerie.
Sandra Paoli Fiavet: Buonasera ecco la mia testimonianza come Presidente Fiavet Trentino Alto Adige in merito a quanto richiesto.
«Esprimiamo il nostro più sincero cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito le popolazioni del Myanmar» dice Sandra Paoli, presidente di Fiavet Trentino Alto Adige, la Federazione delle agenzie di viaggio. «La situazione nel paese è già difficile e attualmente non consente di organizzare visite turistiche in una destinazione ricca di bellezza, storia, cultura e tradizione. Fortunatamente, dalle informazioni raccolte presso le agenzie di viaggio del Trentino, non risultano persone coinvolte in questa tragedia».
Nella vicina Thailandia invece turisti trentini ci sono. «è una destinazione gettonatissima – afferma Paoli – Siamo in contatto con la Farnesina e con Viaggiare Sicuri, se ci sono problemi, subentriamo. Sarà nostra cura monitorare costantemente l’evolversi della situazione e prestare assistenza in caso di necessità, in collaborazione con le istituzioni competenti. Sentiremo le nostre agenzie per capire quanti turisti trentini hanno bisogno di essere sostenuti».