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martedì 30 Luglio, 2024

Terza ordinanza per abbattere KJ1, Oipa: «Fugatti contro Tar e opinione pubblica. Chiesto aiuto a Salvini»

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Gli animalisti: «Presiedere una Provincia autonoma non significa avere carta bianca sulla vita e la morte della fauna, bene demaniale, patrimonio dello Stato, cioè di tutti»

La notizia della terza ordinanza di abbattimento dell’orsa KJ1 a firma del presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti è arrivata nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio. I primi a reagire sono stati gli attivisti di Leal, che hanno già presentato istanza di ricorso. L’Organizzazione internazionale protezione animali ha diffuso e si è espressa sulla questione. «L’orsa più anziana del Trentino ha circa 22 anni ed è mamma di tre cuccioli che con la sua uccisione avranno gravi difficoltà a sopravvivere – si legge nell’ultima nota di Oipa – Si tratta del terzo e probabilmente ultimo provvedimento con cui Fugatti dà mandato al Corpo Forestale di uccidere la presunta colpevole delle ferite riportate agli arti dal turista francese in escursione solitaria sabato scorso a Dro. L’orsa è radiocollarata, quindi localizzabile e non è escluso che l’ordine sia stato già eseguito». Secondo l’Oipa, il presidente della Provincia, nelle sue azioni in merito alla gestione dei grandi carnivori, avrebbe contro la maggioranza dell’opinione pubblica nazionale. «Fugatti non si ferma davanti a nulla – scrivono ancora da Oipa – né davanti alle istanze delle associazioni protezionistiche, portatrici delle istanze della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica nazionale che vuole gli orsi vivi e tutelati anche in Trentino, come altrove in Italia», commenta l’Oipa, «né davanti alle azioni legali delle associazioni, che hanno conseguito dal giudice amministrativo due sospensioni di precedenti mandati d’uccidere, né davanti alle indicazioni della Federazione nazionale dei veterinari italiani, critica nei confronti dei metodi spiccioli evidenti nella gestione trentina». L”ultimo atto degli animalisti sarebbe stato quello di chiedere aiuto anche ai piani alti della politica. «In molti si sono rivolti anche al segretario della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, affinché intercedesse sull’esponente leghista trentino per la salvezza dell’orsa. Forse non lo ha fatto, forse al ministro non interessa la protezione della fauna selvatica, forse lo ha fatto ma è stato inascoltato dall’esponente leghista trentino, che ha ordinato: “il prelievo dell’esemplare di orso bruno (Ursus arctos) KJ1 tramite uccisione (abbattimento) quale misura di sottrazione permanente dall’ambiente naturale”». L’Oipa, sconfortata, ripete: «presiedere una Provincia autonoma non significa avere carta bianca sulla vita e la morte della fauna, bene demaniale, patrimonio dello Stato, cioè di tutti. Gli animali sono esseri senzienti da rispettare e tutelare e non oggetti da rimuovere. Una volta di più Fugatti dimostra di portare avanti una “strategia antiorso” non rispettosa della vita animale e della biodiversità, tutelata da leggi nazionali e anche dall’articolo 9 della Costituzione».