Musica
domenica 2 Marzo, 2025
The Rumpled, la band trentina in corsa (a San Marino) per l’Eurovision: «Brano rabbioso, uno scontro con le paure»
di Gabriele Stanga
La finale al contest l'8 marzo. Jack Merigo, voce, e Davide Butturini, chitarrista: ««È iniziata quasi per scherzo. Se vinciamo c’è un patto: regalare un viaggio in Giappone a Jack»
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C’è tanta Italia ma soprattutto ci sarà anche un po’ di Trentino alla finale del «San Marino Song Contest», il concorso musicale che decreterà il rappresentante di San Marino al prossimo Eurovision. Tra i partecipanti al contest, infatti ci saranno anche i The Rumpled, band composta da Giacomo Jack Merigo alla voce, Tommaso Zamboni alla fisarmonica, Patrizia Vaccari al violino, Federico Fava alla batteria, Davide Butturini alla chitarra e Luca Tasin al basso. L’8 marzo si daranno battaglia con altri 19 artisti tra i quali diversi big come Bianca Atzei, la rediviva Luisa Corna e il secondo classificato a «The Voice of Italy» nell’edizione in cui vinse l’allora suor Cristina Scuccia, Giacomo Voli. C’è poi Gabry Ponte, dato da tutti per favorito un po’ snobbando, a torto, gli altri artisti in gara, soprattutto gli emergenti che portano, invece, valori importanti. Certo sarebbe anche un po’ paradossale che San Marino andasse all’Eurovision con un brano che si chiama «Tutta l’Italia» ma dopo Tommy Cash con «Espresso Macchiato» per l’Estonia ci si aspetta di tutto. Ad ogni modo la concorrenza per i Rumpled è agguerrita ma le carte in regola per fare il colpaccio ci sono tutte. A cominciare dall’energia e dall’autenticità che i sei porteranno in gara. Il loro brano si chiama «You Get me So High»: riffone rock, melodia molto catchy con violini e fisarmonica che riportano alle radici folk e celtic punk. Un indizio della nuova strada che la band porterà avanti nei prossimi singoli e dischi. A raccontarla il cantante Jack Merigo e il chitarrista Davide Butturini.
Ma come siete arrivati a questa finale?
Butturini: «È iniziata quasi per scherzo, non abbiamo mai pensato che fosse uno step da fare. Eravamo venuti a conoscenza del contest perché i Piqued Jacks, un gruppo con il nostro stesso videomaker, Andrea Liguori, aveva partecipato un paio di anni fa. Ci piace metterci alla prova e misurarci con altri artisti, questo contest in particolare era aperto a una dimensione europea e noi siamo una band che guarda molto all’estero. Così abbiamo deciso di provarci e confrontarci con realtà musicali provenienti da tutta Europa».
Quanti erano i partecipanti?
Merigo: «All’audizione erano 1200, in semifinale 210 e da lì sono stati selezionati 10 artisti da tutte le semifinali. Poi ci sono 9 big su invito e un sanmarinese, perché ce lo vogliono mettere (ride). A parte gli scherzi son tutti artisti di livello, alcuni potenzialmente anche molto più grossi di noi che hanno alle spalle una struttura molto più consolidata».
Il più temibile?
Merigo: «Uno che mi è piaciuto molto è Giacomo Voli, di cui abbiamo anche già sentito il brano. All’Eurovision di solito vanno dei brani che portano qualcosa di innovativo e creativo. Alcune delle canzoni in gara sono un po’ dei cliché. Il suo pezzo invece spacca, è potente e non cade in quegli stessi stilemi».
E qual è, invece il vostro punto di forza?
Butturini: «Per come la viviamo noi ci interessa concentrarci sulla performance e valorizzare le nostre caratteristiche, gioia, simpatia. Vogliamo portare una cosa spontanea e non costruita che poi è la cosa che ci ha permesso di arrivare fino a questo punto. Saremo noi 6 sul palco come sempre durante i nostri concerti. Per quanto riguarda luci, regia e coreografia ci darà una mano Vivace eventi di Arco».
Merigo: «Un giudice alle semifinali si era esposto dicendo che abbiamo un’energia pazzesca e che gli ricordavamo i Xgiove. Ma ha detto anche che loro erano meglio (ride)».
Veniamo al brano che porterete in gara, «You get me so High», che brano è?
Butturini: «Lo abbiamo scritto nel 2024 nell’ottica di arrivare a un nuovo album. È una canzone diversa dall’immaginario Rumpled, che si apre un po’ di più al pop e al rock classico, mantenendo delle fondamenta folk».
E il testo di cosa parla?
Merigo: «È un brano molto aggressivo, le sensazioni che mi dava la musica erano quelle di una sorta di arroganza, intesa come sicurezza di sé mista a rabbia. Diciamo che è uno scontro diretto con noi stessi, le nostre paure e le difficoltà, consci però di avere la meglio. Si può descrivere come un dialogo con un nemico che ognuno può visualizzare come preferisce».
E il nuovo album quando potrebbe uscire?
Merigo: «Nel 2026. Quest’anno rilasceremo due singoli prima di giugno che con altri 3 brani nostri andranno a far parte di un Ep. Poi faremo uscire un singolo ogni sei settimane fino a novembre. A gennaio 2026 dei singoli e poi un album più strutturato a giugno».
Cosa cambia rispetto al passato?
Butturini: «Con l’entrata di Jack alla voce ci siamo presi due anni per sperimentare cose diverse e fare evolvere la nostra identità sonora. Tutto ciò che verrà pubblicato da qui in avanti mostrerà questo percorso fino all’album in cui verrà messa a fuoco la nostra vera identità. A livello musicale ci siamo allontanati dalle radici celtic punk per andare verso il pop rock, mantenendo però una forte identità folk. Violino e fisarmonica sono determinanti nel sound».
E a livello lirico?
Butturini: «Rispetto al passato ci siamo staccati da pub, birra e pirati per seguire fili conduttori più interessanti. Diamo maggiore attenzione ai testi e ci lavoriamo di più. Jack che è un innamorato cronico parla tanto d’amore ma escono anche tematiche ambientali».
Merigo: «Non scrivo solo d’amore, mi dissocio (ride)».
E se doveste vincere?
Butturini: «Se arrivassimo all’Eurovision e vincessimo c’è il patto di regalare un viaggio in Giappone a Jack. Siamo estremamente motivati ma coscienti del percorso che stiamo facendo».