giudicarie

martedì 3 Ottobre, 2023

Tione, lavoratori in nero e violazione delle norme di sicurezza: sospesa l’attività in un cantiere

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L'operaio è risultato essere irregolare sul territorio, scattata l'espulsione immediata

Nei giorni scorsi, un imprenditore edile è stato denunciato dai carabinieri di Tione poiché aveva alle proprie dipendenze un lavoratore in nero, privo di regolare permesso di soggiorno.

Nello specifico, alcuni agenti che stavano pattugliando la zona, hanno notato un gruppo di operai sul ponteggio di un cantiere edile di un’abitazione privata, intenti a svolgere la pulizia del piano di calpestio, gettando il materiale di scarto lungo la pubblica via. I Carabinieri, quindi, hanno deciso di effettuare un accesso immediato al cantiere per verificare la corretta applicazione delle misure anti infortunistiche e la regolarità dei rapporti di lavoro del personale presente. Nel sito in questione, sono stati individuati e successivamente identificati 4 lavoratori di origine straniera, tutti provenienti dall’area balcanica, privi della tessera di riconoscimento aziendale: di questi, uno risultava irregolare sul territorio nazionale ed infatti nei suoi confronti non era stata fatta da parte dell’imprenditore edile alcuna comunicazione di assunzione al Centro per l’Impiego, risultando quindi a tutti gli effetti un lavoratore in nero.

Inoltre, è stato rilevato che il ponteggio, pur essendo esposto sulla pubblica via, non era dotato di protezione contro la caduta di materiale edile di scarto, sempre il ponteggio era privo degli assi ferma piedi e degli appoggi i quali non erano stati fissati sul terreno, infine il cantiere era sprovvisto di tutta la cartellonistica obbligatoria in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

A conclusione dell’attività, il lavoratore irregolarmente presente sul territorio nazionale è stato accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Trento per gli adempimenti previsti dalla normativa in tema di espulsione, mentre per il cantiere è stata disposta la sospensione dell’attività in attesa di sanare le violazioni riscontrate.