L'operazione
giovedì 24 Ottobre, 2024
di Redazione
In attesa dell’inizio della stagione sciistica, i Carabinieri della Stazione di Madonna di Campiglio proseguono le attività di controllo su alberghi e residence della nota località turistica, i cui proprietari stanno sfruttando questo periodo per realizzare lavori di ristrutturazione delle loro strutture ricettive. La scorsa settimana, i militari hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Trento un imprenditore trentenne lombardo, titolare di un’impresa edile, ritenuto responsabile del reato di “Gestione illecita di rifiuti”, previsto dall’articolo 256, comma 1, del Decreto Legislativo 152 del 2006 (Testo Unico Ambientale).
L’indagine ha preso avvio dopo un controllo in un cantiere edile impegnato nella ristrutturazione di un immobile situato in una frazione di Pinzolo. Durante l’ispezione, i Carabinieri hanno identificato i presenti e, poiché i lavori erano quasi terminati, hanno iniziato a chiedersi come fossero stati smaltiti i rifiuti prodotti fino a quel momento (come calcinacci, mattonelle e sanitari vecchi). Dalla documentazione fornita, infatti, non emergeva alcuna informazione riguardo lo smaltimento. Di conseguenza, è stato coinvolto il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Brescia, che ha confermato che l’impresa non solo non era in grado di fornire i formulari necessari per dimostrare lo smaltimento regolare dei rifiuti, ma non era neppure iscritta all’Albo Gestori Ambientali per il trasporto di tali materiali. Pertanto, non poteva nemmeno averli trasferiti presso la propria sede per un successivo smaltimento.
Inoltre, grazie a una segnalazione di alcuni cittadini, i Carabinieri sono riusciti a localizzare il terreno dove i rifiuti erano stati illegalmente depositati. A seguito delle indagini, l’area è stata completamente bonificata. Per questi motivi, l’imprenditore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Trento per gestione illecita di rifiuti. Tuttavia, in considerazione della possibilità di una rapida definizione del procedimento, potrà estinguere il reato pagando una sanzione amministrativa di 6.500 euro, oltre a ripristinare lo stato dei luoghi.
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