Il funerale
sabato 27 Maggio, 2023
di Oriana Adele Orlando
La chiesa gremita di gente, una cascata di girasoli e rose gialle circondavano le due bare davanti all’altre della chiesa di Cristo Re, a Trento, questa mattina per l’ultimo saluto a Veronica Amistadi e Riccardo, madre e figlio volati dal ponte di Cis una settimana fa. È stata una cerimonia piena di ricordi e di emozioni. In primissima fila le famiglie di Veronica e di Alberto, ex compagno della quarantunenne e papà del piccolo. A celebrare il funerale c’erano tre religiosi: il parroco di Cristo Re, don Mauro Leonardelli e il suo vicario don Francesco Viganò, affiancati da don Celestino Riz della parrocchia di Roncone, paese natio di Veronica.
Mentre don Francesco ha letto un passo dal libro del profeta Isaia, intriso di speranza e di forza davanti alla morte, don Mauro ha tenuto un’omelia sulle emozioni interiori, paragonandole al temporale, quello che colpisce all’improvviso, paralizza, sembra non dare via di scampo. Il religioso, però, ha parlato anche di luce che buca quelle nuvole nere, di un arcobaleno «che ci collega al cielo – ha detto don Mauro – E questo arcobaleno per noi sono Riccardo e Veronica». E ha poi ripreso un passo del vangelo letto: «Nulla andrà perduto. Nulla dell’amore che c’è stato tra Veronica e Riccardo, nulla di quei momenti passati insieme. Nulla di quell’amore ricevuto e donato». Tantissimi i ricordi raccontati dalle persone che li hanno amati in vita e che hanno condiviso con tutte le persone presenti quasi a voler rievocare quei giorni di sole e sorrisi che, molti, porteranno nel cuore dopo questa tragedia.