cronaca
mercoledì 22 Novembre, 2023
di Chiara Turrini
La notizia, all’inizio, è rimbalzata sui cellulari, mormorata a bassa voce, non confermata e piena di punti di domanda. Forse troppo sconvolgente per essere vera: Achille Brigà, ex sindaco di Ledro, presidente del Gruppo Missionario Alto Garda e Ledro e della cooperativa So.l.e, è morto in un tragico incidente mentre si trovava in una missione in Tanzania, nella sua amata Africa, che per lui, più che un continente, rappresentava una ragione di vita. La conferma è arrivata in tarda mattinata. Per Achille Brigà, 74 anni, di Concei, è stato fatale un volo di circa tre metri da una scala, mentre cercava di raggiungere alcuni pannelli fotovoltaici che non funzionavano a dovere, nella piccola missione di Isagalambizi. Proprio a Isagalambizi, l’associazione che presiedeva qualche tempo fa aveva installato un impianto idrico composto da un sistema di pompaggio alimentato grazie all’energia del fotovoltaico.
La spedizione altogardesana – partita l’8 novembre per rientrare il 19 dicembre – era composta da tre volontari esperti, due ragazze giovani alla prima esperienza in Africa – tutti di Riva del Garda – e da Achille, al suo ventesimo viaggio. Achille si stava dunque accingendo a un intervento di manutenzione dei pannelli che alimentano i pozzi, la cui realizzazione è tra le attività primarie del Gruppo Missionario. «Ancora non sappiamo bene come è successo – racconta il vicepresidente del Gruppo Missionario, Carlo Risatti, molto provato dalla notizia – forse è scivolato una volta sul tetto, forse sull’ultimo gradino della scala appoggiata al tetto. Una caduta da tre metri, ma all’inizio era vigile, cosciente». Brigà lamentava un forte dolore al fianco sinistro. Subito sono stati chiamati i soccorsi, ossia il personale dell’ambulatorio realizzato dallo stesso Gruppo Missionario nel vicino villaggio di Manda, dove i volontari soggiornavano in questo periodo. Un’equipe di quattro persone, tra medici, infermieri e una suora sono arrivati sul posto e hanno prestato i primi soccorsi, principalmente antidolorifici, per poi caricare Achille in auto e avviarsi verso l’ospedale più vicino, quello del capoluogo di regione, Dodoma, a 100 chilometri di distanza. Nel tempo di una sosta a Manda, per prendere alcuni effetti personali e vestiti, le condizioni di Brigà sono precipitate. Ogni tentativo di rianimazione è stato vano e Achille non è mai arrivato in ospedale.
L’ex sindaco di Ledro – aveva ricoperto il ruolo fino al 2015, anno in cui era iniziato il primo mandato del successore, l’attuale sindaco Renato Girardi – lascia una comunità esterrefatta. «Era andato in Africa per la prima volta dopo la pensione, per scherzo – racconta con la voce rotta il suo vice Risatti – perché diceva che voleva verificare le reali condizioni della popolazione. E da allora si è dato anima e corpo per il popolo africano. Mi diceva: “Non si può sapere la soddisfazione che provo quando vedo un bambino che beve l’acqua”». L’Africa e il Gruppo Missionario erano diventati il fulcro della vita di Brigà, che però restava ben radicato nella sua amata terra. «Era un entusiasta – lo ricorda commosso Nicola Rosa, da anni insieme a Brigà nel direttivo della cooperativa So.l.e, che si occupa di energie rinnovabili – si era impegnato in So.l.e perché fin dal 2007 credeva nelle energie green che poteva esprimere la valle. Aveva portato nella cooperativa l’esperienza di una vita di lavoro in Enel». Brigà è stato un pioniere del solare collettivo – nel 2008, quando ancora non c’erano norme adeguate -, del green, e nell’ultimo periodo stava seguendo lo sviluppo delle prime Cer. Achille Brigà non si è mai perso d’animo, sempre in giro per la valle, pronto a scattare non appena veniva a sapere che qualche artigiano dismetteva l’attrezzatura: prendeva tutto per portarlo agli artigiani africani, che voleva indipendenti ed emancipati, camminare con le proprie gambe. «Portava anche le attrezzature della cooperativa, collaboravamo – continua Rosa – per dare energia a queste pompe, che erano il suo orgoglio. Ci mandava foto e video di quello che faceva. Non era una passione, era la sua vita».
Achille Brigà sarebbe stato pronto a tornare in Africa già all’inizio del prossimo anno, ma ora, invece, l’associazione è al lavoro per farlo tornare. «Siamo in contatto con l’ambasciata, ancora non abbiamo certezze» dicono dal Gruppo Missionario. Ora i volontari in Tanzania hanno una nuova, triste missione: far tornare Achille a casa per sempre.