Il caso
sabato 23 Marzo, 2024
di Redazione
Cinquanta sostenitori del Mantova Calcio sono stati fermati a Aldeno, a breve distanza a sud di Trento, e riportati a casa. Erano in viaggio verso lo stadio per assistere alla partita tra Trento e Mantova, nonostante la trasferta fosse stata vietata in seguito a una decisione del prefetto di Trento, Filippo Santarelli, in linea con le indicazioni del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive basate sulle informazioni fornite dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.
In particolare, è stato imposto il divieto di vendita dei biglietti d’ingresso allo stadio ai residenti nella provincia di Mantova, e anche i dirigenti della società lombarda hanno esortato i propri sostenitori a restare a casa. Tuttavia, la partita tra gialloblu e biancorossi è da tempo oggetto di grande interesse, tanto che l’anno scorso l’Osservatorio, prevedendo scontri tra le tifoserie, aveva vietato la trasferta dei tifosi mantovani a Trento.
Nonostante il divieto, alcuni tifosi determinati non si sono fermati e, tramite i social media, hanno annunciato che avrebbero comunque trovato il modo di sostenere la squadra. La Questura di Trento, in collaborazione con Mantova e Verona, ha quindi organizzato controlli lungo l’autostrada A22, identificando una decina di auto e due furgoni provenienti da Mantova e provincia. Gli agenti hanno seguito i veicoli, che hanno lasciato l’autostrada a Rovereto anziché a Trento, dove erano state previste pattuglie al casello. Quando il gruppo, diretto allo stadio Briamasco, è arrivato ad Aldeno, a una decina di chilometri a sud della città principale, la polizia è intervenuta.
Tutti e cinquanta i tifosi sono stati identificati e si stanno valutando ulteriori provvedimenti.
Le operazioni
di Redazione
A 2400 metri, portati dall'elicottero dei vigili del fuoco, operatori del Soccorso alpino di tutto il Trentino e finanzieri del Soccorso alpino. Oltre 140 le persone coinvolte oggi nelle operazioni. Ricerche al momento sospese