L'iniziativa

domenica 16 Febbraio, 2025

Tre studenti dell’Università di Trento realizzano la mappa dei trasporti della città: «Così è più facile orientarsi»

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Davide, Enea e Leonardo iscritti a matematica si sono resi conto che a Trento mancava una guida completa del trasporto pubblico e l’hanno creata ispirandosi a Berlino

Orientarsi all’interno del mondo dei trasporti pubblici non è sempre facile. Anzi, a volte districarsi tra le tante linee e fermate è un vero rompicapo. Ne sono coscienti Davide Santoni, Enea Menabue e Leonardo Di Noia, studenti del Dipartimento di Matematica dell’Università di Trento, che proprio per venire incontro alle esigenze dei loro coetanei (e non solo) hanno deciso di realizzare una mappa dei trasporti urbani della città di Trento.
Un lavoro svolto nel loro tempo libero e che li ha visti impegnati dal mese di dicembre 2023 fino ai mesi scorsi. Ora la loro ricerca è diventata una mappa, che nelle speranze degli autori potrebbe essere utilizzata dal Comune di Trento e da Trentino Trasporti per offrire un servizio di qualità agli utenti.

«Il nostro lavoro è partito da una domanda: come mai non c’è una mappa dei trasporti pubblici per Trento?», ricorda Davide Santoni. «La rete degli autobus è piuttosto complessa: per degli studenti come noi che eravamo arrivati da poco non era scontato e facile capire quali mezzi prendere. Così è nata la volontà di realizzare una mappa».
Il loro background da studenti di matematica è risultato essere fondamentale, specialmente per il metodo di lavoro adottato. «Ci siamo posti delle regole rigide da seguire durante la ricerca e la realizzazione della mappa. Anzitutto ci siamo detti di tenere la mappa il più pulita possibile, per non renderne difficile la lettura. Poi abbiamo tenuto una certa fedeltà alla geografia del territorio», spiega Santoni. Completa il discorso Enea Menabue: «Altre regole grafiche che ci siamo dati riguardano le linee, che sono solo verticali, orizzontali o inclinate di 45 gradi. Un criterio più generale è quello della naturalezza: abbiamo cercato di mantenere anche lo stile delle cose che ci sono già. Per esempio il font delle fermate indicate nella mappa è lo stesso che è presente nelle pensiline».
Spazio, poi, all’attività di ricerca vera e propria. «La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di prendere i dati dal sito di Trentino Trasporti e da Google Maps», ricorda Santoni. Il lavoro copre tutte le linee urbane della città di Trento, coinvolgendo anche tutte le frazioni nelle quali gli autobus urbani effettuano delle fermate. «Il nostro lavoro coinvolge venticinque linee degli autobus. Per rendere la mappa più facile da leggere abbiamo dovuto però limitare la ricerca considerando le corse presenti dal lunedì al venerdì pomeridiano», spiega Leonardo Di Noia. Prosegue Enea Menabue: «Anche le linee più periferiche, svolte con navette piccole, sono segnate tutte. Le uniche cose escluse sono le linee che prevedono delle variazioni inusuali».
Ha fatto poi seguito la realizzazione di una prima griglia, composta da una miriade di linee e frecce. «Questa prima bozza era però molto difficile da interpretare. Lo step successivo è consistito nel rendere la mappa bella dal punto di vista grafico». Essenziale per questa fase è stato Leonardo Di Noia: «È stato Leonardo a disegnare a mano sul tablet la mappa, costruendo una bozza di quella che poi è diventata la mappa attuale», racconta Santoni. Il risultato finale è una mappa che comprende tutte le fermate, segnalando inoltre quelle accessibili alle persone con disabilità e quelle abilitate al servizio On-Off.

I tre studenti si sono ispirati a Berlino. «Lo stile che abbiamo adottato è molto simile alla mappa degli autobus di Berlino, che ha quasi un centinaio di bus raffigurati in una mappa gigantesca ma ben leggibile», spiega Leonardo Di Noia. In Trentino e in Italia, invece, la mappatura degli autobus è un po’ trascurata. «Città grandi come Roma, Torino, Milano e Napoli sono sprovvisti di una mappa degli autobus. Sono presenti le mappe per altri mezzi pubblici, ma per gli autobus no», spiega Enea Menabue.
La speranza, ora, è che il lavoro possa essere utile per i frequentatori della città di Trento. «Noi la mappa l’abbiamo proposta al Comune per poter utilizzarla in qualche modo. Sulle pensiline sono presenti delle mappe molto vecchie che andrebbero aggiornate», dichiara Leonardo Di Noia.