Il caso

mercoledì 4 Gennaio, 2023

Tredicenne svizzero disperso sulle piste di Belvedere. I genitori erano tornati all’alloggio (in Veneto)

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Il ragazzo vagava disorientato. I carabinieri di Canazei sono risaliti al cellulare del papà

Si è conclusa con una cioccolata calda consumata presso la caserma dei Carabinieri di Canazei e qualche ora di paura, una vicenda che ha visto coinvolto ragazzino di nazionalità svizzera di 13 anni che nel pomeriggio era stato trovato sul comprensorio del Belvedere, da alcuni addetti del rifugio Sas Becè, spaesato ed in palese difficoltà in quanto aveva smarrito il proprio nucleo familiare.
Sul posto è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri sciatori del servizio piste, ma il ragazzo sentito dai militari, non ha saputo riferire dove alloggiava, né è stato in grado di fornire un numero di telefono da poter contattare. I militari non hanno perso tempo e avvalendosi della collaborazione del personale del rifugio conoscitori di lingua tedesca, sono riusciti a risalire al posto di lavoro del padre in Germania attraverso cui hanno recuperato il suo numero di cellulare. Il genitore, che nel frattempo si era attivato nelle ricerche del figlio senza esito, è stato prontamente contattato dai militari dell’Arma che lo informavano circa il fatto che suo figlio fosse al sicuro ed al caldo tra le mura del Comando Stazione di Canazei, dove nel frattempo era stato accompagnato. L’uomo, sollevato dalla notizia, è subito partito dal Comune di Rocca Pietore (BL), luogo di alloggio della famiglia, per raggiungere la caserma di Canazei e riabbracciare il ragazzo, ringraziando sentitamente i Carabinieri per l’efficienza e tempestività dimostrata.
I Carabinieri consigliano di fornire, ai minori in vacanza sui comprensori sciistici, il recapito telefonico di genitori e/o accompagnatori, considerata l’elevata frequenza di simili episodi.