Il fatto

giovedì 18 Luglio, 2024

Trentini rientrano dalla vacanza in Sardegna e nascondono i nipoti nel bagagliaio: scoperti, fermati e multati

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I coniugi hanno spiegato che volevano acquistare il ticket per quattro con la cabina e il passaggio auto, ma che la biglietteria ha staccato solo i biglietti per i due adulti

Finita la vacanza in Sardegna, volevano tornare a tutti i costi a Trento e di farlo senza i due nipotini con cui erano partiti non ne volevano proprio sapere. E non importa se non erano riusciti a comprare i biglietti per il traghetto Olbia-Livorno anche per i ragazzini visto che non avevano i loro documenti al seguito. I due zii, marito e moglie di 45 anni di Trento, hanno escogitato un piano, quello cioè di nascondere i minori, un maschio e una femmina, 12 e 10 anni, nell’ampio bagagliaio del loro suv, il tempo di imbarcarsi e di superare i controlli. Ma non ha funzionato e anzi hanno rimediato una multa di duemila euro e lo stop al loro rientro, che hanno dovuto rinviare. La disavventura dei trentini in Sardegna risale alla sera del 28 giugno scorso. La coppia con nipoti avrebbe dovuto imbarcarsi con la nave Grimaldi in partenza da Olbia per Livorno alle 22. In effetti erano riusciti a passare inosservati davanti alle guardie di sicurezza dell’autorità portuale, ma sono stati smascherati poi, una volta saliti sul ponte della Grimaldi che, mezz’ora dopo, avrebbe dovuto mollare gli ormeggi. Il personale di bordo, forse dopo la segnalazione dei colleghi di terra, ha chiesto ai turisti trentini di mostrare i biglietti. Ma erano soltanto i loro, non quelli dei bimbi, che sono stati scoperti dopo che è scattato un controllo: erano nel bagagliaio. Di qui l’invito a scendere dal traghetto. E una volta all’ufficio della polizia di frontiera aeromarittima per gli zii è scattata la sanzione amministrativa di duemila euro. I coniugi trentini hanno spiegato che volevano acquistare il ticket per quattro con la cabina e il passaggio auto. Ma la biglietteria ha staccato solo i biglietti per i due adulti: senza i documenti dei bambini non è stato possibile emettere anche i titoli di viaggio per i ragazzini. «Il problema è che non avevamo al seguito i documenti dei nostri nipoti: all’andata non ce li avevano chiesti, eravamo riusciti a viaggiare comunque» si sono giustificati gli zii. Di qui la «genialata» — che costerà loro duemila euro — quella cioè di far sparire i ragazzini nel bagagliaio e imbarcarsi fingendo di essere solo in due. A tradire i quarantenni un controllo anche a bordo, che evidentemente non avevano previsto. La coppia è stata smascherata mezz’ora prima che la nave partisse. E addio viaggio di ritorno. I poliziotti della frontiera hanno ascoltato la versione di marito e moglie e accertato che i due ragazzini erano effettivamente loro nipoti ma il programma del rientro è saltato.