Politica

martedì 26 Novembre, 2024

Trentino, ok della commissione alla manovra finanziaria

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Minoranze critiche: «Manca visione di crescita»

La manovra finanziaria della Provincia è stata approvata in prima commissione con un giorno di anticipo e si appresta quindi a iniziare il suo iter finale: quello in Consiglio provinciale. Manovra composta da due testi, collegata e stabilità e dal bilancio di previsione. La collegata è stata approvata con i voti favorevoli dei consiglieri Daldoss, Paccher, Segnana, Brunet e Masè e con l’astensione di Zanella, Demagri, Maestri e Valduga. I consiglieri di minoranza hanno invece espresso voto contrario alla legge di stabilità e al bilancio di previsione, approvato con il voto favorevole di quelli di maggioranza. Prima del voto la mattinata di lavori ha ospitato l’audizione del Consiglio delle autonomie locali. Il presidente Paride Gianmoena ha affermato che «nel protocollo di finanza locale ci sono importanti novità, prima di tutto la durata pluriennale del budget. Importanti le risorse destinate agli acquedotti e per l’edilizia scolastica. Sulla parte del sociale ci sono degli aumenti, ma con l’assessora Zanotelli, nel si è discusso sui criteri dei trasferimenti sulla parte corrente. Tra gli obiettivi del protocollo c’è la revisione del progetto della Polizia locale che dovrà essere ultimata entro aprile». Sull’articolato Gianmoena ha evidenziato il tema delle piccole medie derivazioni cioè la proroga delle concessioni. «Il tema è quello dell’applicabilità della concorrenza in questo settore, ma le scadenze previste dalla legge provinciale vanno portate avanti».
L’ultimo giorno è stato anche l’occasione per le osservazioni finali legate alla manovra. Paolo Zanella (Pd) ha osservato che «è una manovra caratterizzata da norme tecniche prive di spessore politico. Si parla di casa e di stipendi da migliorare ma poi non si mettono in atto misure che diano risposte vere. Ci si ferma alle scelte palliative. Sugli affitti turistici brevi, va bene il blocco dell’assessore Gottardi ma non risolve un problema drammatico. In realtà nessuno vuole andare contro gli interessi consolidati, ma la Pat deve difendere chi non trova casa. Failoni dovrebbe poi portare in Consiglio una proposta per affrontare il tema degli sfitti». «Prendo atto – ha detto Paola Demagri di Casa autonomia – Che le categorie hanno condiviso la manovra anche perché hanno partecipato alla sua formazione, ma ci sono dei vuoti voluti in particolare sui temi della sanità e della casa che rivelano la politica della giunta». Nella sua replica l’assessore Achille Spinelli ha sottolineato di non aver mai «affermato che il Pil deriva dalle opere pubbliche, ma dalla crescita del settore privato. La crescita degli investimenti privati ha raggiunto il miliardo e 700 milioni di euro stimolati da investimenti pubblici della Provincia di 300 milioni». Sul tema della casa l’assessore ha specificato che «La Provincia non può intervenire sulle scelte degli affittuari speso sfiduciati dall’atteggiamento degli inquilini. Trovo giuridicamente complessa anche la possibilità che sia la Provincia a farsi garante coi proprietari. Concludo dicendo che la manovra resta aperta a interventi migliorativi».