La richiesta
domenica 30 Aprile, 2023
di Adele Oriana Orlando
Il corpo di M62, uno degli orsi che il presidente della Provincia Maurizio Fugatti voleva abbattere, è stato trovato senza vita e in stato di decomposizione da un gruppo di escursionisti in una zona impervia tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino. A comunicarlo è stata la Provincia stessa con una nota di domenica 30 aprile. Il plantigrado aveva cinque anni ed era il fratello di M57 che era stato catturato ad Andalo nel 2020 e di F43, morta a settembre del 2022, come scriveva la Provincia: «a seguito della posizione assunta nella trappola tubo nel momento in cui l’anestetico ha fatto effetto».
Dalle ore successive alla comunicazione da parte della provincia si sono susseguite comunicazioni, più o meno ufficiali, su da parte soprattutto dal mondo animalista. Tra i primi, l’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) che ha garantito che invierà nei prossimi giorni una richiesta di accesso agli atti alla Provincia autonoma di Trento e all’Istituto zooprofilattico delle Venezie cui è stato consegnato il corpo per gli esami di rito.
L’organizzazione vuole conoscere le cause della morte dell’esemplare, vista la giovane età. «M62 era stato bollato come “problematico” al pari di JJ4 – ricordano gli attivisti di Oipa -, ritenuta responsabile della morte del runner Andrea Papi, ed MJ5, ritenuto colpevole dell’attacco ai danni di un escursionista nella Val di Rabbi. Come loro, M62 era nel mirino di Maurizio Fugatti e solo in quanto considerato confidente».
A voler essere in «prima fila» durante gli accertamenti ci sono anche le associazioni Zampe che danno una mano odv e Leal odv. Le due associazioni, come scritto su Facebook da Giada Bernardi, avvocato degli animali che sosterrà la causa insieme alla collega Aurora Loprete «hanno provveduto ad inviare alla Pat, al Servizio Forestale ed all’ Izs delle Venezie istanza di accesso agli atti relativi al ritrovamento della carcassa dell’ orso M62 – avvenuto nella mattinata odierna (30 aprile ndr) – e richiesta di partecipazione all’ autopsia».
Una richiesta, quella degli animalisti, volta alla ricerca di chiarezza su tutta la vicenda. «M62, stando alle prime notizie diffuse dai media, si presenta in uno stato di avanzata decomposizione. Era uno dei tre orsi per cui la Pay aveva decretato la soppressione, ma che allo stato viveva libero e non era ricercato. Il ritrovamento del cadavere dell’ orso si inserisce in un contesto molto complesso, che impone l’ approfondimento di ogni tassello della vicenda soprattutto in ordine alle cause del decesso ed alla data dello stesso».
Intanto venerdì sera è stato depositato al Tar di Trento il ricorso congiunto di Enpa, Leidaa e Oipa contro il decreto di abbattimento di JJ4 emanato da dal presidente trentino il 27 aprile.
viabilità
di Redazione
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