welfare

giovedì 16 Febbraio, 2023

Trentino, Sindacati: «Eliminare il vincolo dei 10 anni di residenza per il welfare»

di

Cgil, Cisl, Uil e Acli chiedono la rimozione di requisiti discriminatori nei confronti dei cittadini non trentini per accedere al al reddito di cittadinanza. «La Provincia sta perdendo ogni autorevolezza nel promuovere l'inclusione familiare»

Lo dicono i segretari trentini di Cgil, Andrea Grosselli, di Cisl, Michele Bezzi, della Uil, Walter Alotti, con il presidente delle Acli, Luca Oliver, commentano la decisione della Commissione europea di aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia sul requisito dei 10 anni di anni di residenza per accedere al reddito di cittadinanza: «La presa di posizione europea conferma quanto sosteniamo da tempo: vincoli così estesi sono una forma di discriminazione, che diventa particolarmente odiosa quando prende di mira anche i bambini più piccoli, quelli nati in Trentino, da genitori stranieri. Questo esecutivo in modo ostinato ha perseverato su una strada palesemente ingiusta e illegittima e fino ad oggi ha fatto qualche operazione di maquillage modificando i regolamenti, ma non la legge».

E continuano «Il Trentino e la Provincia autonoma si vantano della certificazione del Family Audit, addirittura esporta questo modello nel resto d’Italia e poi a casa propria adotta meccanismi discriminatori nei confronti delle famiglie, quantomeno per quelle ‘non trentine’ – rimarcano i sindacati -. O la Provincia adotta comportamenti coerenti agli standard del Family Audit o a nostro parere perde non solo ogni autorevolezza nel promuovere l’inclusione familiare ma anche il diritto di fregiarsi del marchio».