Pallavolo

domenica 18 Febbraio, 2024

Trentino volley, il presidente Da Re: «Vogliamo l’Itas al vertice di tutto»

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Intervista a tutto campo: «Nel femminile abbiamo commesso delle ingenuità. Siamo pronti anche ad acquisire diritti per restare in A1. I tifosi per noi sono essenziali, chiedo di continuare così»

Un concentrato di emozioni, di saliscendi che non avrebbe forse pensato di vivere quest’anno. Bruno Da Re, presidente di Trentino Volley, si dice moderatamente soddisfatto di questa stagione dovendo tenere ben distinti i cammini che il club gialloblù sta compiendo in Superlega e in A1; le due serie A della pallavolo italiana, insomma.
Perché dice moderatamente, presidente?
«Perché con le ragazze le cose non stanno andando come si voleva e perché non posso certo scordare il brutto passo falso commesso nella semifinale di Coppa Italia contro Monza. E pur giocando una bruttissima partita avremmo potuto vincerla comunque, quindi sono ancora più deluso. Certo, sono felice del primo posto in campionato, sono soddisfatto dell’essere fra le migliori qualificate alla fase finale di Champions League ma abbiamo comunque buttato via una possibile Coppa Italia».
Quindi sul fronte femminile va anche peggio?
«Beh, purtroppo non è andata come si pensava ma dobbiamo solo recitare il mea culpa: non posso certo colpevolizzare le ragazze che stanno dando sempre il massimo. Abbiamo sbagliato i conti, ci siamo approcciati ad un campionato che non conoscevamo senza esperienza. Del resto la promozione in A1 è arrivata prima di quanto ci aspettassimo; avevamo intavolato un progetto che richiedeva qualche anno invece ci siamo trovati subito in massima serie e non abbiamo avuto il tempo di organizzare il mercato come serviva».
Però, volendo essere positivi, questo vi ha permesso di avvicinare un tecnico come l’ex ct della Nazionale Mazzanti…
«Sì e l’aver raggiunto un accordo con lui è la più chiara dimostrazione delle nostre intenzioni: vogliamo raggiungere anche con il femminile i livelli più alti della pallavolo».
A costo anche di acquisire i diritti di qualcuno, in caso di retrocessione?
«Siamo pronti anche a questo, certo, ma serve trovare chi li vende quei diritti».
Torniamo alla Superlega, presidente. Coppa Italia a parte?
«Questa è una squadra costruita per vincere e per questo ha il dovere di giocarseli i trofei. Non arrivare in finale è un fallimento e i ragazzi lo sanno. Non credo di dire nulla che possa destabilizzare lo spogliatoio sostenendo che hanno il dovere di provare a vincere perché lo possono fare e ne sono consapevoli. Lo dimostra la partita giocata nuovamente contro Monza, una settimana dopo il ko in Coppa, in campionato in cui siamo stati nettamente superiori. Questi ragazzi sono in grado di vincere le finali».
Chi le sta dando le maggiori soddisfazioni?
«Ah no, sa bene che io non faccio nomi. Credo che la pallavolo sia lo sport di squadra per eccellenza: qui non ci sono i fuoriclasse che ti risolvono le partite da soli, qui sono tutti fuoriclasse e solo giocando tutti assieme possono ottenere risultati».
Potete ancora giocarvi molto di importante, comunque…
«Certo che sì, infatti su questo fronte non ho nulla da dire, anzi. Il complessivo mi sta soddisfacendo: il gruppo squadra, il club, il rapporto con il pubblico. Tutto mi piace».
Ecco, il pubblico, presidente. I numeri vi soddisfano?
«Sì, siamo in lieve ma costante crescita dopo il Covid. Non siamo ancora ai livelli pre-pandemia ma stiamo comunque registrando interesse in aumento, sia in Trentino sia a livello nazionale. Della pallavolo italiana siamo fra le realtà più seguite».
Una considerazione finale per i tifosi, in vista dell’ultima parte di stagione.
«Invito solo a continuare a seguirci come già si sta facendo. I ragazzi sanno quanto sia importante l’apporto dei tifosi e lo cercano in ogni partita. Continuate così noi, da parte nostra, faremo sempre il massimo per meritarci i vostri applausi».