25 aprile
mercoledì 26 Aprile, 2023
di Donatello Baldo
Era leghista, ora è con Fratelli d’Italia. Da militante innamorata del capitano Matteo Salvini è stata eletta in Consiglio provinciale nelle fila del Carroccio e poi alla Camera con il partito di Giorgia Meloni. Però a chi le chiede quale sia il suo mito risponde subito: «Margaret Thatcher», la Lady di Ferro, premier inglese negli anni Ottanta. Liberale, liberista.
Ambrosi è di centrodestra, ma sul tema dei diritti ha sempre voluto dire la sua, o preferire il silenzio piuttosto che ripetere gli slogan del suo partito. Non è di «rottura», non fa polemiche, non le interessano le parrocchie dei minoritarismi interni a ogni partito, non interviene mai a gamba tesa e non si iscrive al gruppo degli eterodossi interni a ogni ideologia. Ma nel suo piccolo qualche lieve distinguo lo sottolinea, sempre garbatamente, sempre con il sorriso. In passato entrò alla buvette del Consiglio provinciale con una donna nera, una sua amica, e in occasione di una Giornata contro l’omofobia mandò a un amico gay una sua foto: indossava dei calzini con la bandiera arcobaleno. E anche ieri ha in qualche modo disobbedito: ha partecipato, la sola di Fratelli d’Italia, alle celebrazioni del 25 aprile. Lei e sua figlia, alla quale ha spiegato, quando le chiedeva cosa festeggiasse tutta quella gente: «Festeggia la libertà».
Dichiarazioni spontanee, durante il corteo, non ne ha rilasciate, per paura di sbagliare una parola, o nel timore che le chiedessero se si dichiara antifascista, parola che nel centrodestra fanno tutti fatica a pronunciare. Si affida a un comunicato stampa, che guarda avanti: «Credo sia davvero arrivato il momento di lasciare al passato polemiche, divisioni, orrori, guerre, e guardare al futuro insieme, con fiducia e senza alcuna nostalgia per un tempo definitivamente superato».