il caso
giovedì 7 Novembre, 2024
di Luca Galoppini
Il furto di biciclette è diventato una piaga per la città di Trento e le zone circostanti, interessando ogni strato della popolazione e toccando una varietà di quartieri, dai più storici ai più recenti. Non solo le biciclette, ma anche i monopattini elettrici stanno diventando oggetto di furti sempre più frequenti. Questa crescente criminalità non risparmia nessuno, neppure i quartieri più nuovi e moderni come Le Albere né i popolosi rioni come San Pio X, dove le denunce si moltiplicano. Le segnalazioni sono quotidiane e arrivano anche dai comuni limitrofi. È anche nato un gruppo Facebook che si chiama Bici rubate Trento dove i malcapitati, da ultimo anche il presidente della commissione ambiente del Comune di Trento Andreas Fernandez, segnalano i furti subiti postando le foto delle bici che hanno preso il volo. Ormai i membri sono più di 2500 i membri del gruppo, ma crescono di continuo.
Ogni giorno vengono postate fotografie di biciclette scomparse o, in alcuni casi, di mezzi trovati slegati e abbandonati, segno di una fitta rete di furti e ricettazione. In moltissimi casi riappaiono o scompaiono solo alcuni parti del mezzo in questione, come sellini, portapacchi, seggiolini per infanti o ruote; talvolta, i proprietari si risvegliano la mattina trovando solo la ruota anteriore ancora legata al portabiciclette, senza il telaio e il resto del mezzo. Non manca l’ironia amara nei commenti, ma il disagio è palpabile. Chi usa la bicicletta come solo per piacere, ma anche per necessità, come mezzo di trasporto per andare al lavoro o all’università, si trova a vivere in uno stato di costante preoccupazione.
Emblematico è il caso di Fernandez, che ha visto la propria bicicletta sparire nel nulla. Il furto ha sollevato clamore non solo per la posizione del proprietario, ma anche perché ha sottolineato quanto la questione sia trasversale e colpisca persino chi, teoricamente, dovrebbe avere i mezzi e i contatti per proteggersi meglio.
In uno scenario che sembra peggiorare di settimana in settimana, anche chi scrive è stato vittima di tale scempio. La bicicletta è stata rubata questa notte in Via Marsala, una zona dove simili episodi sembrano moltiplicarsi. Non era certo un oggetto di valore, ma essenziale per spostamenti di lavoro. Nonostante fosse legata con un buon lucchetto e le terribili condizioni in cui si trovava, ciò non ha fermato l’orda di ladri di biciclette che sempre più frequentemente sta colpendo la città e i paesi circostanti.
Le proposte per contrastare il fenomeno non mancano. Si parla di incrementare l’illuminazione pubblica nelle strade meno frequentate, promuovere campagne di sensibilizzazione e incentivare l’uso di catene e dispositivi antifurto più robusti.
Ci sono anche storie di speranza e lieto fine che dimostrano come l’impegno delle forze dell’ordine e la solidarietà tra cittadini possano fare la differenza. È il caso di Daniele, che ha condiviso la sua esperienza positiva su Facebook. In un post ha infatti ringraziato tutto il personale del nucleo radiomobile della città di Rovereto per aver recuperato il mezzo di suo figlio. Queste storie di successo sono una luce in un panorama che altrimenti potrebbe sembrare scoraggiante. Dimostrano che la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine può portare a risultati concreti, ridando fiducia alla comunità e rafforzando il senso di sicurezza per chi utilizza la bicicletta per muoversi in città.