Il fatto

venerdì 26 Luglio, 2024

Cane e gatto morti nei sacchi della spazzatura: macabra scoperta a Madonna Bianca

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Tra i condomini c'era preoccupazione già da qualche giorno, perché non sentivano più i cani abbaiare, come succedeva sempre

Una macabra scoperta l’altro ieri mattina ha colpito i residenti della Torre 3, ma anche di quelle vicine, che si trovano nella zona di Madonna Bianca, a Trento. In due sacchetti della spazztura adagiati sul giro scale, sono state trovate le carcasse di un cane e di un gatto. «Martedì mattina (23 luglio ndr) mi ha chiamata la referente della Torre 3 per dirmi che non sapeva dove fossero finiti dei cani molto rumorosi che abitavano in uno degli appartamenti e che solitamente sentivano spesso – racconta Nadia Berloffa – Mi sono attivata e ho chiamato il canile e le associazioni animaliste per capire dove fossero finiti. Dopo poco mi ha richiamata la referente della torre dicendomi che erano stati trovati dei sacchi sul pianerottolo, dentro ai quali sembravano aver intravisto la sagoma di una cane». Nadia, come altre persone in zona, è molto attiva per gli animali e per il loro benessere, viene chiamata quando ci sono situazioni che possono destare qualche preoccupazione. «Sono arrivata alla torre e dentro a un sacco nero c’era un cane, mentre in un’altra borsa, tra la spazzatura, era stata messa la carcassa di un gatto – prosegue Nadia – Sono arrivati poi anche il responsabile del canile, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e l’ambulanza, perché sapevamo che quegli animali erano di una persona, per lo meno il chip del cane è intestato a lei, ma non apriva la porta a nessuno». Dopo alcuni tentativi, le forze dell’ordine si sono informate per poter intervenire e scongiurare che qualcuno fosse in difficoltà all’interno dell’appartamento. Dopo un po’ di tentativi, i carabinieri sono riusciti a parlare con la persona chiusa in casa e che, secondo quanto raccontato da Nadia: «Ha prima negato che fossero suoi il cane e il gatto, poi ha detto che erano morti in maniera naturale e che li aveva messi lì perché non sapeva cosa fare». Tra le persone intervenute sul posto, c’era anche Simone Stefani, referente di Lav (Lega Antivivisezione) per il Trentino che ha già annunciato delle istanze di verifica sia su quanto accaduto ai due animali trovati nei sacchi, sia sulle condizioni degli altri (un cane e quattro gatti) che vivono con questa persona. «Da quello che dicono i testimoni, sono intervenuti i carabinieri e c’è stato un collegamento tra gli animali morti, un gatto bianco e un cane di taglia media, con il proprietario o detentore – sottolinea Stefani – Per noi questo è un episodio estremamente inquietante, al di là di uno smaltimento non a norma di legge, visto che ci sono delle regole per la gestione degli animali morti. Qua abbiamo due animali morti, un alone di sospetto lo abbiamo ed è importante capire cosa sia successo. Noi stiamo preparando delle istanze perché vengano fatti gli esami autoptici su quegli animali. Poi, visto che sappiamo che in quel nucleo ci sono altri animali, riteniamo che debba essere fatto un accertamento. Sicuramente c’è un altro cane e ci sono altri gatti, pare quattro». Conclude Stefani: «Gli esami autoptici chiariranno come sono deceduti il cane e il gatto trovati nelle buste. Ricordo che anche la non cura di un animale da parte del proprietario è un reato grave. I nostri legali sono al lavoro insieme alla Lega del cane».