La cerimonia
lunedì 3 Luglio, 2023
di Redazione
Non c’è ancora il programma dettagliato, ma le linee strategiche di «Trento Capitale italiana ed europea del volontariato 2024» sono ormai chiare. Sono state illustrate qualche settimana fa alle associazioni, al terzo settore e al mondo dell’economia trentina, invitato a contribuire alle iniziative che, il prossimo anno, faranno di Trento un laboratorio di pratiche con l’obiettivo di migliorare la qualità della partecipazione. E, dunque, di aumentare il tasso di felicità individuale e collettiva visto che, come si afferma nel World Happiness Report 2023, le relazioni sociali e l’agire nell’interesse collettivo rendono le persone più serene e soddisfatte.
Tante le idee in cantiere, frutto del percorso partecipato con cittadini, associazioni e servizi comunali che ha portato, il 10 dicembre scorso a Danzica, all’investitura di Trento, scelta per succedere a Trondheim, la Capitale europea del volontariato 2023. Tra le priorità c’è il coinvolgimento dei giovani, per esempio promuovendo il “matching”, in luoghi fisici o virtuali, tra le associazioni in cerca di volontari e ragazze e ragazzi desiderosi di dedicare il proprio tempo libero agli altri, all’ambiente, al bene pubblico. Si lavorerà perché questo impegno gratuito possa essere riconosciuto con una certificazione delle competenze acquisite spendibile anche nel mondo del lavoro. Si cercherà inoltre di offrire sempre più occasioni di scambio giovanile cogliendo anche le opportunità legate ai corpi europei di solidarietà.
Un’altra azione strategica riguarda l’investimento sulla qualità dei luoghi e degli spazi pubblici della città, soprattutto di quelli a rischio degrado, tramite forme di gestione collettiva (sul modello di quanto avviene con i Beni comuni). Dovranno essere allestiti anche nuovi luoghi di prossimità, curati dai cittadini, che potranno diventare spazi di relazione e punti di riferimento.
Il prossimo anno sarà importante anche per definire la semplificazione di quelle procedure burocratiche che, spesso, costituiscono un fardello pesante per le associazioni. Inoltre sarà potenziata la raccolta dei dati relativi al volontariato, così da mapparne la presenza in città. Sarà studiato anche un sistema di misurazione dell’impatto sociale ed economico del volontariato in collaborazione con l’università.
Infine si lavorerà per far diventare più visibile la presenza dei volontari in città per esempio realizzando una vetrina permanente del volontariato attraverso la quale promuovere il dialogo tra le associazioni e pubblicizzare eventi e iniziative. Sarà agevolato pure lo scambio di attrezzature e competenze, inoltre si darà supporto alla formazione, anche digitale.
Il percorso verso Trento Capitale italiana ed europea del volontariato 2024 sarà accompagnato dai disegni dell’illustratrice Michela Nanut che, con i suoi colori pastello, ritrae in modo originale uno spaccato della città e del mondo dell’associazionismo.
Si sta già lavorando al grande evento di apertura e al programma di iniziative che il prossimo coinvolgeranno tutta la città e la faranno diventare meta di svariate delegazioni europee. A Trento ci sarà anche l’evento che, a primavera 2024, vedrà la partecipazione delle delegazioni di tutte le Capitali europee dal volontariato (Barcellona, nel 2014, e poi Lisbona, Londra, Sligo, Aarhus, Padova, Berlino, Danzica e Trondheim, in carica) a cui saranno mostrate le buone pratiche del nostro territorio. A dicembre 2024 a Trento sarà infine proclamata la Capitale europea del volontariato 2026.
Trento Capitale italiana ed europea del volontariato è un progetto del Comune e del Centro servizi per il volontariato Trentino aperto alla collaborazione di tutti i soggetti pubblici e privati della città.