Il furto
giovedì 2 Gennaio, 2025
di Davide Orsato
Grazie all’airtag, un dispositivo che permette di rintracciare oggetti come chiavi e portafogli, è riuscita a rintracciare i ladri che le hanno rovinato la festa di Capodanno. E li ha implorati di restituire il maltolto. È servito a poco, perché soldi e documenti non li ha riavuto. Anzi, ha scoperto che in poche ore, nella notte di San Silvestro, i malintenzionati sono riusciti a spendere 370 euro usando la carta di credito. Ma almeno dtre persone sono state rintracciate e identificate dai carabinieri e denunciate per ricettazione, l’unica accusa possibile visto che avevano tra le mani lo zaino sparito poco prima. A essere derubata una giovane ragazza che aveva deciso di trascorrere la notte di Capodanno assieme a degli amici.
Dopo aver assistito al concerto in centro ha proseguito la serata in un locale del centro, a pochi passi da piazza Duomo. Ed è stato proprio all’interno del bar, che attorno alle 2, si è accorta che mancavano il suo zainetto e, assieme ad esso, quanto c’era dentro: il portafogli e, con esso, bancomat e carte di credito, le chiavi di casa e della macchina e… il cellulare. Una grave assenza, dato che lo smartphone avrebbe permesso di rintracciare gli altri oggetti tramite un’apposita app. Fortunatamente, però, la ragazza aveva scelto di condividere la posizione degli airtag anche con i genitori, i quali le hanno dato le indicazioni su dove si trovasse lo zainetto rubato. La ragazza, a piedi, è arrivata nella zona dell’ospedale Santa Chiara, dove ha rintracciato tre persone intente a «spartirsi» quanto rubato. Ha filmato la scena, grazie a un telefonino prestatole da un amico. Nel filmato implora, in lacrime, che venga restituito il maltolto. «Come faccio senza chiavi? Non posso tornare a casa… vi prego… se vi servono soldi ve ne dò». Niente da fare: i tre hanno fatto finta di non capire mentre rispondendole in un italiano stentato. Nel frattempo era stato chiamato il 112: sul posto sono arrivati i carabinieri del nucleo radiomobile di Trento che hanno identificato i tre, denunciandoli, per l’appunto, per ricettazione. Tutto quello che è riuscita a riavere indietro è stato lo zaino, la sua tessare sim (senza il telefono) e, per l’appunto, l’airtag. La ragazza ha lanciato un appello via social. «Se qualcuno ha visto qualcosa di sospetto in zona piazza Duomo — mi scriva — purtroppo non sono riuscita a riavere nulla indietro e, una volta tornata a casa ho scoperto che sulla mia carta di credito erano già stati spesi 370 euro. Poi l’ho bloccata. Le tre persone che avevano le mie cose non sono nemmeno stati portati in carcere, sono liberi».
Il caso
di Francesco Terreri
La Vr.Re è impegnata nel maxi progetto da 120 milioni di euro dell'ex Manifattura Tabacchi di Verona. Intanto la Corte Suprema di Vienna ha rispinti il piano di ristrutturazione di Benko