Numeri
lunedì 22 Luglio, 2024
di Redazione
Una chiusura d’anno con i fiocchi per il Museo delle Scienze di Trento. Se il 2023 era considerato un anno importante per i dieci anni da festeggiare, con l’arrivo del bilancio e la vista dei numeri in netta salita, lo hanno reso straordinario. L’hub culturale in continua evoluzione chiude infatti il 2023 con 452.870 presenze. L’intera Rete Muse, composta da Giardino Botanico Alpino e Terrazza delle Stelle alle Viote del Monte Bondone, Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, Museo delle Palafitte del Lago di Ledro e Palazzo delle Albere a Trento, ha accolto un totale di 545.670 presenze, ristabilendo il trend pre-pandemia di oltre mezzo milione di persone l’anno e confermandosi tra le realtà museali più visitate d’Italia. Atteso in autunno il traguardo dei 5 milioni di visitatrici/ori dall’apertura.
Sostenibilità econimica
Il Muse si autofinanzia per il 54% delle spese; 8.700.000 euro è l’ammontare dell’impatto fiscale diretto e indiretto che il museo ha generato per l’economia locale (+4,2% rispetto al 2022). Un centinaio le collaborazioni in Italia del settore ricerca, 19 in ambito europeo e 11 su scala mondiale.
Sostenibilità ambientale
Inoltre, è stata misurata per la prima volta anche l’impronta di carbonio (carbon footprint) del Muse, pari a 838 tonnellate di CO2, in parte mitigata da varie forme di risparmio energetico.
Barriere architettoniche
Sono molti i traguardi raggiunti, tra i più rilevanti del 2023, l’adozione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, una iniziativa per rendere il museo sempre più accessibile; la vittoria del bando Piano per l’Arte Contemporanea, che ha premiato la ricerca del museo sui temi dell’Antropocene; l’adozione del Gender Equality Plan, il piano per l’uguaglianza di genere; e l’apertura dello spazio collettivo Muse Agorà per confrontarsi sulla crisi climatica in atto. Il Muse ha ricevuto il primo premio Cultura + Impresa 2022-2023, che celebra il legame tra le istituzioni culturali e le aziende, e ha visto la riconferma del marchio Unicef “Museo amico delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”.