i programmi
venerdì 28 Aprile, 2023
di Jessica Pellegrino
È un finesettimana ricco di eventi quello che sta per prendere il via. Ad animare il capoluogo trentino da venerdì c’è infatti la 71esima edizione del Trento Film Festival con ben 130 proiezioni e tanti eventi culturali inseriti a corollario delle stesse.
Tre le serate-evento in una location storica del Festival, l’Auditorium Santa Chiara. Sabato 29 aprile alle 21.00 saranno protagonisti gli alpinisti Alex Txikon, Chhepal Sherpa, Hervé Barmasse e David Göttler, che dialogheranno con il giornalista Fabrizio Goria su successi e rinunce nelle invernali himalayane, con un approfondimento sulle scelte e gli stili dei protagonisti delle più recenti spedizioni. Spazio anche a una riflessione sull’alpinismo al tempo della crisi climatica con “Arrampicarsi all’inferno”: una serata spettacolo con le ragioni della scienza, testimonianze di alpinisti e scrittori, reading e musica dal vivo, per un viaggio nel passato e nel presente delle Alpi. Domenica 30 aprile alle 20.30 sul palco saliranno il meteorologo Luca Mercalli, lo scrittore e alpinista francese Bernard Amy, gli alpinisti Rossano Libèra e Alberto Paleari, la scrittrice e attivista Sara Segantin, con le musiche di Martin Mayes, L’Orage e Trouveur Valdotèn. Lunedì 1 maggio alle 19 torna sul palco dell’Auditorium Mauro Corona con il suo “Arrampicare. Una storia di rocce, di sfide e d’amore”: con sincerità e ironia, lo scrittore, scultore e alpinista racconterà gli aneddoti di una vita di scalate restituendone con vividezza le emozioni.
Non poteva mancare il Teatro Sociale, che aprirà le sue porte al pubblico del Festival lunedì 1 maggio alle 21 per l’ultimo spettacolo di Marco Albino Ferrari “Assalto alle Alpi”: un racconto divertente e amaro, che ci pone di fronte a una domanda cruciale sul futuro delle Alpi.
Non mancano però gli appuntamenti dedicati al teatro ed alla musica. Al Teatro Sociale di Trento infatti si chiude la Stagione teatrale. In scena fino a domenica c’è il due volte Premio Ubu Paolo Pierobon nei panni del duca di Gloucester in “Riccardo III” di William Shakespeare. Un adattamento firmato da Ármin Szabó-Székely, con la traduzione di Tamara Török, per la regia della giovane e affermata regista ungherese Kriszta Székely impegnata in uno tra i drammi più popolari del drammaturgo britannico.
Ad anticipare lo spettacolo di venerdì 28 aprile, in cartellone per le 20:30, c’è il Foyer del Teatro con il direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi, in dialogo con il cast dalle 17:00. Lo spettacolo va in scena anche sabato, alle 18 e domenica alle 16.
Si chiude poi la Stagione teatrale a Locca di Ledro con Simone Cristicchi e il suo “Paradiso dalle tenebre alla luce”. Una pièce scritta da Cristicchi in collaborazione con Manfredi Rutelli accompagnata dalle musiche di Valter Sivilotti e Simone Cristicchi.
A partire dalla cantica dantesca, l’artista scrive ed interpreta “Paradiso”, un’opera teatrale per voce e orchestra sinfonica che racconta di un viaggio interiore dall’oscurità alla luce, attraverso le voci potenti dei mistici di ogni tempo, i cui insegnamenti, come fiume sotterraneo attraversano i secoli per arrivare con l’attualità del loro messaggio, fino a noi.
Spazio poi ad eventi che uniscono il teatro alla poesia ed alla scienza. Venerdì alle 21 lo Spazio Off di Trento ospita “Cogito ergo mi Agito” di e con Max Di Mario: uno spettacolo in versi per voce nuda, dove questa voce nuda e l’uomo (vestito) che la produce cercano di disseminare tracce e scagliare suggestioni che creino un percorso. Oppure molti percorsi, anche. “Cogito ergo mi agito” è infatti prima di tutto uno spettacolo interattivo, dove è il pubblico a tenere le redini. Uno spettacolo durante il quale è possibile, saltando da una poesia-mattoncino all’altra, parlare di petauri dello zucchero, di Schroedinger, di teorie del caos non convenzionali, di bipolarismo, di patentini informatici e del problema di scrivere una poesia. Oppure non parlarne, anche. Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile scrivere a info@spaziooff.com.
Teatro e scienza si incontrano nuovamente al Portland per la “Stagione di Caccia”. Sul palco del teatro di Piedicastello venerdì, dalle 21, c’è “La fisica e i mondi matematici possibili”. Un’augmented lecture scritta e interpretata da Valter Moretti, professore di Fisica Matematica del Dipartimento di Matematica di UniTrento e Andrea Brunello. Una produzione Arditodesìo realizzata in collaborazione con l’Università di Trento in cui si parla di matematica e di come il suo utilizzo nello studio della fisica possa creare mondi possibili che sono logicamente coerenti ma che poi, alla prova dei fatti fisici, non rappresentano la realtà.
Infine, non mancano gli appuntamenti con la musica. Venerdì dalle 20:45 alla Sala Filarmonica, di Rovereto spazio al concerto “Berakah”. Ad esibirsi ci sono il clarinettista Aron Chiesa ed il pianista Michelangelo Carbonara. Un concerto che si apre con l’esecuzione dell’opera di Renato Chiesa, padre di Aron, “Berakah”, che in ebraico significa “benedizione”
Il giovane e talentuoso clarinettista si metterà quindi alla prova, assieme al pianista Carbonara, affrontando un grande repertorio. Innanzitutto il Gran Duo Concertante op. 48 di Webern, opera concepita come “doppio concerto senza orchestra”, in cui clarinetto e pianoforte sono due strumenti virtuosi alla pari tra loro. Segue l’omaggio a due grandi compositori italiani, Busoni e Verdi, quest’ultimo attraverso la rielaborazione di Bassi dei temi di Rigoletto.
Spazio poi alle proposte inserite nel cartellone del Festival di Musica Sacra. Dopo l’apertura nel segno della musica barocca, del grande Johann Sebastian Bach e delle risorse musicali del mondo tedesco, la rassegna regionale ospita una formazione corale autoctona di giovane costituzione come il Coro Fanny Hensel di Cognola. Si parte sabato nella chiesa parrocchiale di Villazzano alle 20:30 per poi proseguire domenica nella chiesa parrocchiale di Storo dalle 17:30.
Per l’occasione il programma si concentra sul repertorio motettistico ottocentesco proponendo i mottetti op. 69 di Mendelssohn in una originale versione con testo inglese riscoperta e curata dallo stesso Nikos Betti a conferma del legame, affettivo ed artistico, dell’amburghese con l’Inghilterra visitata per 10 volte nell’arco della sua pur breve esistenza. In un itinerario geografico ed estetico il primo romanticismo di Mendelssohn incontra il tardo romantico Brahms, anche lui amburghese, di cui verranno eseguiti i Motetti op. 74. A completare il programma l’intruso belga Cesar Franck con il suo preludio fuga e variazioni per organo, dove sin dal titolo si riflette la venerazione per il mondo tedesco. I solisti sono tutti giovani artisti trentini dal soprano Elena di Marino al contralto Dania Tosi al tenore Mattia Culmone, al basso Lorenzo Ziller affiancati dall’organista Pietro Piffer.
Ad Arco, domenica, si chiude invece “Tra sacro e profano”: la rassegna dedicata ai cori polifonici. L’appuntamento è all’auditorium di Palazzo dei Panni con il Coro sociale di Pressano e il gruppo vocale Viriditas (Pordenone), con inizio alle 17:30 ed ingresso libero.
Una splendida chiusura per la rassegna organizzata dalla Federazione cori del Trentino in collaborazione con Aerco (Associazione emiliano romagnola cori), Asac Veneto (Associazione per lo sviluppo delle attività corali) e Uscifvg (Unione società corali del Friuli Venezia Giulia).
Il Coro sociale di Pressano, diretto da Mattia Nicolini, proporrà “Cantiga” di Firminio Soares, “Il canto delle ninfe” di Gioacchino Rossini, “Barcarola” di Costante Adolfo Bossi, “Risonanze” di Bernardo Zanetti, “L’addio” di Marco Anzoletti, “Quartetto pastorale” e “Il Carnevale” di Gioacchino Rossini. Al pianoforte c’è Sebastiano Evangelista.
Il gruppo vocale Viriditas, diretto da Francesca Paola Geretto eseguirà “Già mi trovai di maggio” di Bruno Bettinelli, “The Blue Bird” di Sir Charles Villiers Stanford e “Rimas” di Guillermo Lago. Al sassofono accompagna Caroline Leigh Halleck.
L’evento di Arco è patrocinato dal comune e realizzato in collaborazione con il coro Castel della sezione Sat di Arco.
È invece arte che si incontra e fonde con il buongusto il leitmotiv che accompagna “Bacco Barocco”: un evento che, fino a domenica, porta tra i palazzi barocchi di Ala degustazioni, arte e teatro.
A scandire le giornate nella “Città di velluto” vi è una seconda edizione ricca di emozioni: tra il tintinnare di calici, note jazz e pièce teatrali il vino diventa uno stimolo culturale ed una scintilla per risvegliare un intero territorio.
Festività
di Margherita Montanari
L'altoatesino del ristorante Flurin di Glorenza porta in tavola la sua idea del pranzo del 25 dicembre. «Si possono cucinare ricette buonissime anche senza usare ingredienti costosi. Un grande classico sono le lasagne»