L'inno

lunedì 3 Giugno, 2024

Trento, i bambini della Velàschmid Buskers Orchestra intonano il canto di speranza: «Bánÿaá ma sé»

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Il sindaco Ianeselli: «Abbiamo trovato la canzone di Trento capitale del volontariato»

Una bella ed emozionante sorpresa ha fatto capolino oggi, lunedì 3 giugno, nella sala di Rappresentanza a Trento. I bambini della Velàschmid Buskers Orchestra hanno cantato Bánÿaá ma sé (Mi chiamo), una canzone che parla di vita, di resilienza, di speranza e di connessione umana. «Perché non è la rabbia che ci salverà» hanno cantato i piccoli coristi. E ancora «nel mio sogno… non esiste non l’ho fatto e non sono affari miei». Bánÿaá ma sé è nata dalle domande dei bambini, dal loro senso di umanità e dalla loro sorprendente profondità che può ispirare anche gli adulti. Bánÿaá ma sé ha la voce di chi vuole migliorare il mondo un incontro alla volta, un volto alla volta, un nome alla volta. Il brano è̀ stato scritto dagli insegnanti con l’aiuto degli alunni dell’orchestra, che lo hanno provato e modificato insieme ai maestri per alcuni mesi, finché la sua versione definiva è stata registrata nelle aule della scuola primaria «A. Schmid».

La registrazione ha coinvolto l’intera comunità scolastica dell’orchestra: gli insegnanti (base musicale), le bambine e i bambini (coro e solisti) e i genitori degli alunni coinvolti (coro finale). Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, dopo l’ascolto, ha affermato: «Abbiamo trovato la canzone di Trento capitale del volontariato».
La giovanissima orchestra
La Velàschmid Buskers Orchestra è nata da poco, durante l’anno scolastico 2023/24. È composta dalle classi 3 e 5 della scuola primaria «S. Vigilio» di Vela e 3B, 3M, 4M e 5M della scuola primaria «A. Schmid» di Cristo Re. Si tratta di un’orchestra di musica di strada (buskers, appunto), che nei mesi di dicembre 2023 si è esibita nelle vie del centro storico di Trento in quattro date, riempiendo le strade di musica cantata e suonata con percussioni, strumenti a fiato, tastiere e strumenti a corda. Il grande pubblico che si è raccolto attorno all’orchestra in ogni suo concerto ha dimostrato di apprezzare molto la musica dell’ensemble di giovani buskers, tanto che sono state raccolte offerte «a cappello» pari a 700 euro. I membri dell’orchestra hanno deciso di devolvere tali offerte al Centro Astalli Trento, che nel periodo invernale gestisce un dormitorio per giovani rifugiati senza dimora presso la palestra delle ex scuole Bellesini, dove alcuni degli alunni coinvolti hanno frequentato i primi anni del loro percorso scolastico. A febbraio gli alunni della Velàschmid Buskers Orchestra hanno incontrato Giuseppe e Mouniru, due rappresentanti del Centro Astalli Trento. L’incontro ha dato la possibilità ai bambini di conoscere la storia di Mouniru e di capire più a fondo le difficoltà legate al tema dell’emigrazione. Quell’incontro ha fatto emergere storie, pensieri e riflessioni tanto profondi che ne è nata una canzone dal titolo Banya Ma Sé.