Reazioni
martedì 25 Giugno, 2024
di Simone Casciano
Una tonca per uno non fa male a nessuno. Domenica sia il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, sia il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, sono finiti figurativamente nelle acque dell’Adige durante la tonca, anche se a farsi carico di espiare la loro condanna è stato ancora una volta il temerario Giorgio Vianini, ormai veterano delle fredde acque del fiume. Il primo cittadino è stato «condannato» alla tonca dall’avvocato dell’accusa Mario Cagol per vari motivi tra cui «il fallimentare progetto dei monopattini», la mancanza di posti auto in città e un’attenzione per le due ruote definita «eccessiva». «Il nome “Bicipolitana” non si può sentire» ha sentenziato Cagol. Ianeselli prende il tutto in buono spirito. «Credo che la tonca sia un atto goliardico – ha detto il sindaco – Una sentenza inappellabile». Poi si concede anche una battuta. «Guardando al bypass sarebbe bello che fosse Rfi a comunicare lo stato dei lavori. Ecco su questo, se potessi toncarli, lo farei io». Uno scherzo che però apre a un tema serio, quello dello stato dei lavori e sulla posizione del Comune. «In questi giorni sono ricominciati i lavori del bypass. Questa settimana è previsto l’intensificarsi dei lavori a sud, nella zona di Mattarello – dice il sindaco – Ecco io in questi mesi mi sarei potuto ritagliare il ruolo del sindaco contrario a quella che è un’opera strategica di interesse nazionale e curata anche a livello provinciale, che si collega al tunnel del Brennero. Invece la mia amministrazione ha deciso di fare la sua parte per portare avanti il progetto di interramento nato 20 anni fa e di accompagnare i lavori mettendo al primo posto la salute dei cittadini». Ianeselli poi si è concentrato anche sull’altro tema per cui è stato definito «meritevole di tonca», la mobilità e i monopattini. «Il progetto dei monopattini andrà avanti almeno per altri due anni. Questa è la convenzione. Ad oggi chi non parcheggia negli stalli designati, ma sistema comunque il monopattino in modo da non intralciare i marciapiedi, paga una sovratassa di un euro. Per chi li abbandona in modo improprio è invece prevista una multa, e ne abbiamo comminate qualche centinaio». In futuro le cose potrebbero cambiare ulteriormente. «Credo che anche per comodità del gestore – conclude Ianeselli – In futuro ci sarà un ulteriore cambio e sarà richiesto di lasciare i monopattini in uno dei 250 stalli designati in città. Questo sia per evitare che siano lasciati in giro, sia per facilitare il lavoro di raccolta e ricarica del gestore». A chi fa gli fa notare che forse si è fatto molto rumore per nulla, considerando che i monopattini sono duecento in una città con quasi un auto per ognuno dei suoi 100mila abitanti, il sindaco alza le mani: «Forse è vero, ma la sentenza della tonca è giustamente inappellabile».
I dati
di Gabriele Stanga
A rivelarlo la Camera di Commercio. L’anno scorso a Trento e Rovereto aperte 41 liquidazioni, 10 in più del 2023. De Zordo: «Attenzione ma niente allarmi» Preoccupati, invece, Busato e Paissan: «Segnale da cogliere»