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venerdì 19 Maggio, 2023

Trento, in arrivo due miliardi di opere fino al 2036

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Strade, ciclabili, Olimpiadi: ecco il piano degli investimenti della Provincia

Un piano di opere pubbliche da 2 miliardi di euro, spalmati da qui al 2036. Nella serata di mercoledì la Provincia ha presentato il quadro degli investimenti ai costruttori edili di Confindustria (Ate Ance Trento), in un incontro organizzato dalla stessa associazione alla sede del Centro di formazione professionale e prevenzione infortunistica dell’edilizia (Centrofor). Si va dalle infrastrutture agli interventi sugli impianti di depurazione delle acque di scarico, fino alle opere legate alle Olimpiadi invernali 2026.
Infrastrutture: 1,3 miliardi
A presentare gli interventi programmati nei prossimi 13 anni è stato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, accompagnato dai dirigenti generali del Dipartimento infrastrutture e dell’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti pubblici (Apac), rispettivamente Luciano Martorano e Antonio Tita.
La fetta più grande degli investimenti riguarda le opere infrastrutturali: 1 miliardo e 382 milioni. Solo il capitolo «strade» assorbe 1 miliardo e 276 milioni con 178 interventi. Tra le opere aggiudicate la circonvallazione di Pinzolo, l’opera più importante in termini di valore economico: il quadro complessivo ammonta a 121 milioni. Aggiudicati anche i lavori di allargamento e sistemazione della cosiddetta «curva del palloncino» fra Vigolo Baselga e Vezzana sulla strada statale della Gardesana occidentale (2 milioni). In fase di appalto l’opera di rettifica e adeguamento della galleria Ponte Pià sulla direttrice Tione-Ponte Arche (47 milioni). L’altro capitolo è quello delle «ciclabili»: 106 milioni per 33 interventi.
Ambiente ed energia: 247 milioni
La seconda area che attira più investimenti, dopo le infrastrutture, è quella legata a «ambiente, energia e biodiversità». Si parla di 247 milioni complessivi, così suddivisi: 176 milioni per i progetti di miglioramento degli impianti di depurazione (15 interventi), 62 milioni per le bonifiche (7 interventi) e 8 milioni per la gestione delle discariche (4 interventi).
Edifici scolastici: 205 milioni
Segue l’area degli appalti nel mondo della scuola e della ricerca con 205 milioni. A fare la parte del leone il piano straordinario per l’edilizia scolastica con ristrutturazioni e nuove realizzazioni: 166 milioni per 11 interventi. In programma anche 11 milioni per la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici (25 interventi). Altri 17 milioni sono destinati ai laboratori di ricerca e innovazione del Progetto Meccatronica (2 interventi a Rovereto). Infine 9 milioni per la banda larga negli edifici scolastici (12 interventi).
Olimpiadi 2026: 194 milioni
Infine la quarta area di spesa per investimenti riguarda gli Accordi quadro con lo Stato, fra cui il nuovo polo giudiziario, e le opere legate alle Olimpiadi 2026: 188 milioni per 13 interventi. In aggiunta sono previsti 6 milioni per la manutenzione straordinaria degli edifici di proprietà della Provincia.
Effetto moltiplicatore
«Parliamo di un impegno finanziario che arriva a circa 2 miliardi considerando gli stanziamenti del bilancio per il 2023, i progetti sostenuti con le risorse legate alle Olimpiadi e quelli con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) — ha spiegato il governatore Maurizio Fugatti — I finanziamenti per le opere pubbliche hanno un effetto positivo oltre che sull’ammodernamento e la crescita infrastrutturale, anche sul Prodotto interno lordo». Secondo le analisi del Dipartimento infrastrutture (tarate sulle opere del Pnrr), gli investimenti sulla viabilità avrebbero un ritorno complessivo nell’ordine del 100% in 6 anni, tenuto conto della migliore accessibilità, della qualità dei collegamenti e dell’impatto su sicurezza e ambiente. Mentre per le ciclabili, grazie alla loro vocazione turistica, il ritorno è stato stimato fino a 15 volte tanto l’investimento sull’intero ciclo di vita dell’opera.
Per il 2023 l’Apac ha messo in agenda 211 appalti pubblici, contro i 107 dello scorso anno, tenuti in standby anche dall’aggiornamento del prezzario. In termini di importi di gara, la cifra complessiva arriva a 616 milioni, oltre il doppio dei 292 milioni dello scorso anno.