La tendenza

lunedì 27 Marzo, 2023

Trento invasa da sushi e poké: la cucina esotica rimpiazza i locali storici

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Dove c'era la «Vecchia Trento» si farà ramen. E al posto degli arancini spunta un fast food cinese

Tutti a manigiare esotico. La cucina asiatica, ma anche le pokè di origine hawaiana, ormai si sono impadronite dei gusti dei trentini e anche di locali storici della città. Così non è infrequente vedere sushi o ramen là dove una volta servivano tortel di patate e luganega. Sono diversi gli esercizi pubblici del centro storico di Trento che stanno chiudendo per lasciare spazio a locali e ristoranti di tendenza. Come la Vecchia Trento in via Santa Croce, che ha da poco chiuso i battenti. Al suo posto da aprile ci sarà il franchise di ramen e street food Ichiban, già presente in quasi dieci location italiane e una all’estero, a Barcellona. Così in una manciata di anni a via Santa Croce 88 si è passati da servire polenta e tortel di patate, alla vendita di piatti della cucina indiana con la più recente gestione, a pietanze giapponesi come il famoso ramen, spaghetti di frumento in brodo. Anche al ristorante giapponese Sushiko in Corso 3 Novembre, sopra Aldi, gli affari vanno bene: dalla sua apertura a fine gennaio c’è molto spesso pienone, complici anche i prezzi convenienti del format all you can eat. Così le code si allungano.

Non solo alla Vecchia Trento c’è stato questo cambiamento, ma in molti locali della città. Come anche a L’Angolo dello Sfizio di via XXIV Maggio, che non ha più riaperto dopo la pausa estiva 2022. In questo caso Daniele Di Dio, il proprietario dell’attività dove venivano proposti arancini e altri prodotti da forno siciliani, era stato costretto a lasciare in seguito a un mancato rinnovo del contratto di affitto del locale. Un duro colpo sia per il responsabile che per i molti studenti e giovani che si riunivano spesso da Daniele per un aperitivo in compagnia. Anche la sede dell’ex forno non è però rimasta deserta a lungo: tra poco aprirà un ristorante con specialità della cucina cinese e giapponese. La tendenza è quindi chiara. In particolare nell’ultimo periodo c’è stata un’esplosione non solo di locali giapponesi e cinesi, ma anche di pokerie, dove viene servito il piatto tipico hawaiano in una bowl, una ciotola, con riso e pesce tagliato a cubetti e marinato. Un’opzione che attrae molti studenti e lavoratori in pausa pranzo. E per i più affezionati ai cibi della tradizione trentina, meno disposti a rinunciare a spezzatino e canederli, non sono mancate le opzioni «trentinizzate» della poke hawaiana. Come Pokè Monade, la proposta dei Mercatini di Natale 2022 che univa il prodotto in voga alla tradizione gastronomica e culinaria trentina. Il marchio che scherzava sul gioco di parole tra il piatto hawaiano e il modo di dire in dialetto trentino è stato adottato dalla catena Healthy Color, almeno fino a fine mese. Anche quest’ultimo, coloratissimo fast food healthy del cantante Sfera Ebbasta, dello stilista Marcelo Burlon e del calciatore Andrea Petagna, ha avuto un grande successo. Soprattutto nel primo periodo, quando c’è stata la visita di Sfera. Ora però, vista la grande diffusione di poke shop – a Trento se ne contano una ventina – e di ristoranti che fanno leva sul concetto di fitness e salute, la concorrenza si inizia a far sentire.

Lo conferma Daniele De Stradis, manager di un’altra importante catena a Trento, Poke Scuse. Situato in via Belenzani da quasi un anno, il locale è gestito da due giovani titolari di 27 e 28 anni. «C’è tanta concorrenza, però riusciamo a distinguerci grazie al format», racconta De Stradis. Ad accogliere i clienti all’ingresso, infatti, non ci sono colori pastello e musiche rilassanti come si trova spesso nelle pokerie, dove si cerca di simulare la tranquillità di una spiaggia alle Hawaii.
Per ampliare la clientela, c’è chi decide di aprire locali fusion, e quindi mescolare la tradizione italiana ad altre. È il caso di Hawayan Poke in piazza Santa Maria Maggiore. «Abbiamo aperto da due mesi. Il lavoro sta andando bene e accogliamo clienti di ogni età. C’è chi preferisce optare per le poke e chi invece sceglie prodotti italiani», commenta la ristoratrice Aqsa Tariq. Per questo oltre alla ciotola di riso i proprietari del locale hanno voluto proporre una vasta scelta di ricette trentine e italiane come polenta, arancini, pizza e lasagne.