Braccio di Ferro
martedì 9 Luglio, 2024
di Donatello Baldo
La Provincia vuole tagliare i due cedri centenari nel piazzale del liceo Prati, mentre la comunità del Prati — docenti e studenti — non ne vuole sapere. Ed è nato un braccio di ferro, a suon di perizie, che l’istituto ha commissionato e che dimostrano che le due piante stanno bene e non c’è alcun rischio di caduta. Visto che anche l’assessora all’Istruzione Francesca Gerosa ha fatto sapere che i cedri dovranno essere abbattuti, nonostante le perizie e cambiando pure idea rispetto a quando sosteneva che l’abbattimento non era contemplato, il liceo Prati si è mosso con tre diverse petizioni: una interna al gruppo dei docenti, una interna al gruppo degli studenti e una terza rivolta alla città. «Abbiamo visto che si stavano muovendo gli insegnanti con la loro petizione — spiega Lia Sartori, studentessa del terzo anno dell’indirizzo classico-matematico — e abbiamo letto anche gli articoli di giornale di questi giorni. Ci siamo informati, e visto che la questione riguarda la nostra scuola ci siamo attivati. Inizialmente io e un’altra studentessa, Cecilia Sbetti, poi tanti altri. Con le adesioni — dice soddisfatta — sono già 110». E la raccolta continua, come continua quella dei docenti e quella rivolta ai cittadini, che hanno sottoscritto la petizione già in 200. «Per noi i cedri del Prati — afferma convinta Lia — sono dei monumenti naturali, ma sono anche una specie di simbolo. Perché quindi abbatterli se non ce n’è bisogno e se la documentazione non dimostra il pericolo caduta? Sarebbe inutile, e rappresenterebbe anche un danno dal punto di vista ambientale».
Ecco dunque le petizioni, che partono tutte dalla «decisa contrarietà all’abbattimento dei cedri presenti nel cortile del Liceo Prati di Trento». I sottoscrittori dichiarano che «non esiste alcun elemento oggettivo che attesti la loro pericolosità; anzi, una perizia tecnica, redatta a spese di alcuni docenti dell’Istituto e trasmessa alla Provincia già nel febbraio di quest’anno, fuga ogni dubbio sulla stabilità e la buona salute delle piante». Si ricorda poi che «ciononostante l’Agenzia provinciale opere pubbliche ha scritto al Prati per comunicare la propria intenzione di procedere all’abbattimento». Nella petizione si ricorda poi che «l’assessora provinciale competente, Francesca Gerosa, ha chiarito pubblicamente che “la valutazione su eventuali interventi da attuare resta in capo all’Istituto scolastico, in base alla sua sfera di autonoma competenza”. In assenza di qualsiasi pericolo incombente per la sicurezza, escluso con certezza dalla perizia — sottolineano i promotori — la scuola è dunque pienamente legittimata a decidere sulla base di un documento incontrovertibile». E la conclusione: «Per le suddette ragioni i firmatari si oppongono fermamente all’abbattimento di questi maestosi e imponenti esemplari di cedro ancora presenti nel cortile dell’Istituto».
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