Tribunale e indagini
sabato 24 Agosto, 2024
di Ottilia Morandelli
Si trova agli arresti domiciliari nella sua casa di Pergine Valsugana, l’ex missionario della chiesa libera evangelica accusato di aver molestato sessualmente una bambina di 7 anni. L’uomo di 83 anni ha negato tutte le accuse. «Contro di me accuse non vere» ha fatto sapere al suo avvocato, Alexander Schuster. La reazione dell’anziano all’inchiesta, che lo ha fatto finire ai domiciliari, è di «stupore». Lunedì verrà sentito dal giudice per le indagini preliminari nell’interrogatorio di garanzia. In questa sede potrà dare la sua versione dei fatti, o avvalersi della facoltà di non rispondere. L’anziano aveva ospitato la bambina insieme ai suoi genitori nel dicembre del 2022. La famiglia, di origine camerunense, si trovava in difficoltà. A casa del missionario aveva trovato una sistemazione temporanea dove stare, entrando a far parte della comunità evangelica di cui l’83enne faceva parte. Sono accuse pesantissime quelle rivolte contro l’uomo. L’indagine è partita dopo una segnalazione di una volontaria della Caritas ai servizi sociali, che hanno poi allertato le forze dell’ordine. La volontaria era stata informata dal padre della bimba della situazione. Preoccupato il genitore per le attenzioni del religioso per la minore, aveva confessato i suoi sospetti, riferendo alla donna di continui e ripetuti approcci da parte dell’anziano. gli abusi si sarebbero verificati quando la minore rimaneva sola nell’appartamento con il padrone di casa, mentre i genitori erano temporaneamente assenti. I primi sospetti risalivano addirittura all’estate del 2023. Il papà e la mamma della piccola però non avevano subito denunciato, forse si sentivano in soggezione verso quell’uomo che aveva deciso di aiutarli. Le attenzioni morbose però sarebbero proseguite nel mesi successivi. La famiglia a quel punto ha deciso di intervenire, coinvolgendo anche altri membri della loro comunità religiosa. Il missionario in un primo momento avrebbe promesso di smetterla con questo comportamento. La bambina in maggio sarebbe stata nuovamente molestata. Il religioso avrebbe anche ammesso le sue colpe, tentanto di sminuire quanto fatto. Una confessione registrata dal padre della ragazzina, che l’uomo ha poi consegnato alle forze dell’ordine, ora parte degli atti nell’inchiesta. Poco dopo il religioso ha abbandonato il suo ruolo di guida della comunità religiosa di cui era a capo. Un allontanamento temporaneo, questa la clausola delle sue dimissioni, che avrebbe continuato ad avere rapporti all’interno della comunità. Mercoledì pomeriggio gli agenti della squadra mobile avevano hanno tratto in arresto l’anziano. Per gli inquirenti il comportamento dell’uomo potrebbe essere reiterato. Non sarebbe in grado di controllarsi. Nel frattempo la famiglia camerunense è stata accolta in un’altra struttura fuori provincia.