scuola
lunedì 17 Luglio, 2023
di Redazione
L’indagine annuale sulla soddisfazione delle famiglie nei confronti del servizio di nido d’infanzia conferma la qualità e l’affidabilità del servizio erogato nel Comune di Trento, promosso ancora una volta a pieni voti. Come ogni anno, nel mese di maggio, ogni famiglia iscritta al nido è stata invitata a partecipare all’indagine.
Il campione di riferimento è costituito dai 1.148 nuclei familiari dei bambini frequentanti nel periodo di raccolta dei questionari e di quelli che, pur avendo concluso nei precedenti mesi il percorso al nido, hanno frequentato una parte dell’anno educativo. Hanno partecipato 759 famiglie. Il tasso di risposta è pari al 66%.
Emerge soddisfazione su vari aspetti del servizio che confermano i risultati degli anni precedenti: la soddisfazione media complessiva (in una scala da 1 a 10) è pari a 9,0, in linea con gli anni precedenti (9,0 sia nel 2021 che nel 2022) a conferma che la qualità del servizio è rimasta ad alti livelli e costante nel tempo.
Sono stati indagati 24 aspetti rappresentativi del servizio, valutati in termini di soddisfazione percepita: la soddisfazione complessiva, misurata con la percentuale delle risposte positive (“molto soddisfatto” e “abbastanza soddisfatto”) sul totale delle risposte per tutti gli aspetti oggetto d’indagine, si attesta sul 97 per cento superando di gran lunga il valore dell’indicatore standard presente nella Carta della Qualità del servizio pari al 85 per cento.
Considerando le risposte in termini di soddisfazione media (da “per niente soddisfatto”, a cui è stato attribuito il valore 1, a “molto soddisfatto” che corrisponde al valore 4) gli aspetti che risultano tra i più apprezzati sono lo sviluppo e la crescita del bambino favoriti dall’esperienza al nido (3,86), il servizio presso gli uffici per la domanda di iscrizione (3,83), l’accoglienza e la capacità di ascolto del personale del nido (3,82), la relazione tra educatrici e bambino (3,82). I meno soddisfacenti invece, le informazioni presenti nel sito internet (3,27) e il tempo di attesa per l’inizio della frequenza al nido (3,37), peraltro entrambi in aumento rispetto allo scorso anno.
Un approfondimento particolare è stato previsto inoltre per il tema dell’ambientamento. Le domande specifiche sono state poste unicamente alle famiglie con bambini che hanno iniziato la frequenza al nido nell’anno educativo in corso (607 nuovi iscritti). In 420 hanno risposto alle domande (69,2%). Sono state indagate le modalità di ricerca di informazioni e di compilazione della domanda, oltre al grado di soddisfazione sulla modalità di presentazione della stessa e delle aspettative sul tempo di attesa per l’inizio della frequenza al nido. Su questo ultimo aspetto, considerando le risposte “molto soddisfatto” e “abbastanza soddisfatto”, la percentuale di soddisfazione è del 87,3% (+ 6 per cento).
Rispetto alla gestione della graduatoria annuale approvata nel corso del mese di maggio, a seguito delle diverse fasi di riassegnazione dei posti, la percentuale di soddisfazione della domanda passa dal 69% in sede di approvazione della graduatoria, all’attuale 75,3%. Rimangono ancora 189 bambini in graduatoria dei quali 164 contattati per eventuale disponibilità sui posti liberi.
A decorrere dal 1° settembre 2023, per tutte le famiglie che fruiscono del servizio di nido scatterà la revisione del sistema tariffario che prevede un ampliamento dei limiti Icef a cui corrispondono le tariffe minime e massime (rispettivamente per il servizio a tempo pieno da 27 euro a 323 euro), con un limite minimo che da 0,05 passa a 0,07 e del limite massimo che da 0,3848 passa a 0,40. Viene inoltre modificata la percentuale di riduzione delle rette in caso di malattia certificata che passa a 50%. Analogamente, per omogeneità di impostazione su tutti i servizi all’infanzia sostenuti dal Comune, si è deciso in data odierna di adeguare, sempre da settembre, i valori minimo e massimo dell’indicatore Icef per il calcolo del contributo orario per la fruizione del servizio Tagesmutter. Il contributo orario viene stabilito da un minimo di 3,57 Euro/ora per un valore di Icef uguale o superiore a 0,40 ad uno massimo di 7,20 Euro/ora per un valore di Icef uguale o inferiore a 0,07 e in modo proporzionale per valori Icef compresi tra il limite inferiore e superiore. Come per il servizio di nido, è stata adeguata anche la quota di contributo riconosciuta in caso di assenza per malattia certificata prevedendo che in fase di liquidazione il contributo orario venga erogato nella misura del 50% per ogni ora di assenza giustificata con certificato medico.
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