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martedì 21 Gennaio, 2025

Trento, per il centrodestra Fratelli d’Italia propone Ilaria Goio come candidata. Tramonta l’ipotesi Giacca

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Imprenditrice, ex ricercatrice, 50 anni: «La mia candidatura è trasversale». Nel frattempo salta definitivamente l'ipotesi Giacca

La prima notizia è che Mauro Giacca sembrerebbe definitivamente fuori dalla contesa sul prossimo sindaco di Trento. La seconda è che c’è un altro nome, proposto ufficialmente da Fratelli d’Italia alla coalizione del centrodestra: Ilaria Goio. Nessuna parentela con il sindaco Adriano Goio che guidò la città negli anni Ottanta. Ilaria Goio, cinquant’anni, arriva da una famiglia di ristoratori, e anche lei è nel settore: gestisce il bar del Top Center e un altro esercizio a Bolzano. Ed ha un passato da ricercatrice all’università di Trento. «Sono a disposizione della mia città»

«Sono trasversale»
Il suo nome è stato proposto ufficialmente da Fratelli d’Italia: «Li ringrazio — dice gentile Goio — ma mi sento a disposizione dell’intera coalizione, in modo trasversale ai partiti che la compongono. Non ho tessere, non ho appartenenze. Ma amo la mia città e se così posso servirla, sono pronta». Eccolo dunque il nome, serbato a lungo in pectore dai meloniani, della donna imprenditrice. Qualcuno credeva fosse un bluff, invece no, Ilaria Goio esiste veramente, e sembra abbia dato una buona impressione ai segretari dei partiti della coalizione che si sono incontrati ieri: «È motivata, ci crede», dicono tutti. L’ unica riserva sono che «non è un nome conosciuto». Ma per questo, ribattono gli ottimisti, e forse anche quelli stufi dell’indecisione del centrodestra, c’è la campagna elettorale».

Il vertice di coalizione
Ieri, infatti, il centrodestra ha riunito nuovamente i segretari politici, dopo l’incontro di sabato scorso in cui si chiedeva altro tempo per convincere Mauro Giacca. E prima dell’incontro che si terrà oggi. Alessandro Urzì e Alessandro Iurlaro per Fratelli d’Italia, Diego Binelli per la Lega, Mattia Gottardi per La Civica e Achille Spinelli per la Lista Fugatti si sono ritrovati in casa autonomista, accolti da Simone Marchiori. Un «ricambio di favori», perché sabato il centrodestra era stato ospitato nella sede meloniana. Marchiori si era sentito un po’ a disagio sotto la gigantografia della premier Meloni, e circondato da troppi simboli della fiamma: «E questa volta Urzì si è dovuto sedere sotto all’immagine di Andreas Hofer», dice chi c’era, sorridendo. Un incontro, fanno sapere tutti, cordiale, tanto che dopo la proposta del nome di Ilaria Goio da parte di Fratelli d’Italia, i presenti hanno chiesto di poterla conoscere subito. Lavora al Top Center, dove gestisce il bar del centro commerciale, in pochi minuti è arrivata in via Malvasia, nella sede del Patt. Ed è lì che è stata apprezzata la sua «motivazione». Ovviamente i partiti non hanno detto né sì né no: «Giustamente, ci si deve confrontare ciascuno con i propri organismi dirigenti», ma il tempo stringe e già oggi una indicazione dovrebbe arrivare. O è lei, «oppure altri facciano altre proposte», fanno sapere da Fdi.

Lavoro, studio e politica
Ilaria Goio gestisce due punti ristoro in due diverse città, a Trento, al Top Center, e a Bolzano. Ma vanta anche un passato accademico. È infatti dottore di ricerca in Economia Montana e Forestale, e nel suo curriculum si legge che ha svolto «consulenza in vari campi che spaziano dallo sviluppo locale alla definizione delle politiche territoriali, dalla sostenibilità alla certificazione ambientale, alla valutazione economica delle risorse naturali e ha pubblicato numerosi articoli scientifici e divulgativi». Tra il 1999 ed il 2000 ha passato un periodo di studio presso l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) «approfondendo i temi dello sviluppo rurale sostenibile e dell’analisi delle politiche di sviluppo locale», mentre dal 2002 al 2003 ha partecipato ad un gruppo internazionale di ricerca sul tema dell’ottimizzazione dei sistemi di gestione degli imballaggi in Europa». Non è nuova alla politica, perché nel 2013 si era presentata nelle fila di Progetto Trentino, in sostegno di Diego Mosna, alle elezioni provinciali, racimolando 683 preferenze.

Giacca. Davvero non c’è più?
Ieri, a tarda sera, quando la notizia di una nuova proposta di candidatura che sembrava aver archiviato il tira e molla sul nome di Mauro Giacca, è arrivata una precisazione. «Non è che si è deciso che lei è il nome giusto, ma soprattutto non è che Giacca abbia sciolto le riserve». E il solito ritornello: «Non ha detto sì, ma nemmeno no». Quindi la notizia è una, c’è un nome nuovo, quello di Ilaria Goio. Almeno lei è stata chiara: «Se per la coalizione va bene, io ci sono. Sì».