Trento: polizia scopre truffa on line per 65mila euro, 2 arresti

La questura di Trento, in collaborazione con la polizia di Milano e Varese, ha eseguito 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di un serbo di 31 anni, rintracciato nella propria abitazione di Cassano Magnago in provincia di Varese, e un rumeno di 40 anni, che alloggiava in un hotel di Milano, perché indagati per avere sottratto gioielli e orologi a un anziano di 93 anni residente in città. La vittima aveva pubblicato sulla piattaforma subito.it uno stock di orologi e preziosi. Ed è stato adescato telefonicamente dalla coppia che si è presentata con identità fasulle. Cioè un facoltoso compratore russo e il suo emissario svizzero incaricato delle trattative.

“Hanno così definito i termini di acquisto dei gioielli e orologi per il valore di 65mila euro da pagare in denaro contante – informa la questura -. Nel corso del primo incontro gli indagati hanno fatto riporre alla vittima i gioielli all’interno di una busta sigillata e controfirmata da tutte le parti al fine di rendere credibile la bontà della trattativa in atto. In occasione del secondo incontro, hanno consegnato il corrispettivo del valore dei monili in banconote da 100 euro fotocopiate, recanti peraltro la dicitura fac simile, non prima di aver apposto due banconote genuine sopra e sotto alle mazzette fotocopiate per superare ogni sospetto. Realizzato in seguito che l’anziano stava per scoprire il raggiro, hanno sottratto con destrezza la busta dei gioielli dal cassetto della cucina dove l’anziano l’aveva riposta e si sono allontanati dal luogo simulando un finto malore della moglie del compratore russo rimasta ad attenderli in macchina”.

Grazie alle risultanze della prima attività investigativa, la polizia è riuscita a identificare uno degli indagati nei confronti del quale il 4 luglio scorso è stata effettuata una perquisizione domiciliare. “L’attività ha permesso il rinvenimento di uno degli orologi, marca Frank Muller, rubati a Trento e di un notevole quantitativo di banconote da 100 euro fotocopiate, recanti stesso numero seriale di quelle utilizzate per raggirare l’anziana vittima trentina – si legge in una nota -. Le successive attività investigative hanno consentito di identificare il secondo malfattore e di acquisire elementi tali da ritenere la coppia professionalmente impegnata nel raggiro di utenti inserzionisti su piattaforme on line, taluni residenti oltre confine, di beni di lusso ivi comprese autovetture Ferrari, lussuosi appartamenti e orologi di pregio di notevole valore commerciale”.