L'attività
giovedì 11 Luglio, 2024
di Redazione
Un altro maxi sequestro di droga e soldi è stato fatto in Trentino dalla Guardia di finanza. Nei guai è finito un uomo di origine tunisina, che è stato arrestato. La notizia è di oggi, giovedì 11 luglio. Il tutto è partito durante un normale controllo del territorio. I finanzieri di Trento impegnati nell’attività ordinaria nella zona nord della città, hanno notato un uomo a bordo di un’auto che percorreva la strada statale 12 ad alta velocità. I militari hanno imposto l’alt, facendo fermare l’auto in un parcheggio. Qui sono iniziate le verifiche con il controllo dei documenti e nelle banche dati in uso alla Guardia di finanza, emergeva. Dallo storico, è emerso che il conducente fermato è un 27enne con numerosi precedenti di polizia per reati di cessione di sostanze stupefacenti. È stato a seguito della perquisizione in auto, però, che i finanzieri hanno trovato la droga: due grossi plichi di forma rettangolare, imballati con cellophane di colore nero. Dopo l’apertura di una delle confezioni, la pattuglia operante ha constatato che all’interno c’erano, appunto, due involucri che pesavano circa 18,5 chili ciascuno. La sostanza contenuta era hashish, che era stato suddiviso in 36 panetti.
Durante le verifiche è intervenuto anche il cane Nabucco, in forza al Gruppo Trento e le ricerche sono state estese anche all’abitazione dell’uomo fermato, in centro a Trento, dove sono stati trovati oltre a 8.700 euro in contanti, anche altri 28 chili di hashish suddiviso in panetti, in un grosso borsone trovato all’interno dell’armadio della camera da letto. Sono stati quindi sequestrati 65 chili di sostanza stupefacente, suddivisi in 640 tavolette del peso di circa 100 grammi circa l’una, che avrebbe permesso la realizzazione di almeno 64.000 dosi, consentendo di ottenere, una volta venduto al dettaglio, un guadagno di circa 780.000 euro.
Il 27enne è stato arrestato e portato in carcere a Trento, per l’ipotesi di reato di traffico di sostanze stupefacenti.
chiesa
di Alberto Folgheraiter
Si tratta di due giovani trentini e di un ragazzo originario dello stato del Minas Gerais, nel sud-est del Brasile. Domani saranno ordinati dal vescovo monsignor Lauro Tisi