Trento
venerdì 29 Settembre, 2023
di Redazione
È stato arrestato nel pomeriggio di giovedì 28 settembre dai carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Trento, in flagranza di reato, l’uomo che ha tentato di acquistare un’auto dal valore di oltre 100mila euro con assegni e documenti falsi. L’arrestato, un quarantaseienne non nuovo in questo genere di cose, aveva congeniato un piano molto sofisticato. Nei giorni precedenti al tentato colpo aveva preso contatti telefonici con la vittima, il titolare di una rivendita di auto, per l’acquisto di una Mercedes Benz S560 del valore di 108mila euro, pattuendo il pagamento con la consegna di due assegni circolari. Giunto puntuale all’appuntamento, ben vestito e con modi cortesi, non è però riuscito ad abbindolare il rivenditore. Quest’ultimo, data l’ingente somma, ha voluto assicurarsi della genuinità dei titoli e ha quindi contattato telefonicamente la filiale emittente al numero di telefono impresso sugli assegni. Un uomo, all’altro capo della cornetta, qualificatosi falsamente per un dipendente delle Poste Italiane, gli confermava l’autenticità dei titoli. Eppure, il rivenditore ha percepito che qualcosa non andasse e ha verificato su internet la reale esistenza della filiale, scoprendo così che a quell’indirizzo non era presente alcuna sede delle poste. A questo punto, assieme all’acquirente, si è recato presso l’Ufficio Postale di Trento e dopo aver mostrato ai dipendenti i due assegni, ne ha accertato la falsità, in quanto i rispettivi seriali non erano censiti nei registri aziendali. Il truffatore, vistosi scoperto, ha cercato subito di allontanarsi dall’ufficio postale, ma ad attenderlo fuori c’era già la gazzella dei carabinieri, allertata dalla direttrice dell’Ufficio Postale. L’uomo è stato sottoposto a perquisizione personale e nel portafogli sono stati trovati una carta di identità, una patente di guida e un codice fiscale falsi. L’identità del truffatore è emersa durante il raffronto delle sue impronte digitali con quelle censite nella Banca Dati Interforze, che corrispondevano appunto a quelle di un bergamasco con precedenti specifici. Gli assegni e i documenti sono stati sequestrati. L’uomo comparirà nella giornata di venerdì davanti al Giudice per la direttissima.
Determinante per evitare la truffa l’acutezza del venditore che non si è lasciato ammaliare dal savoir faire del finto compratore e ha ritenuto opportuno effettuare un riscontro sulla genuinità dei titoli, soltanto apparentemente autentici. I carabinieri consigliano sempre di essere cauti nell’effettuare compravendite con gente sconosciuta non tralasciando mai di eseguire ulteriori verifiche sulla effettiva tracciabilità ed efficacia del metodo di pagamento concordato e, nei casi sospetti, di contattare sempre il numero di emergenza 112.