L'opera
martedì 12 Settembre, 2023
di Simone Casciano
Il cantiere del bypass di Trento è destinato a impattare sulla viabilità a nord della città per molto tempo, ma finora i disagi sono stati minimi. E nonostante alcune novità per ora è destinato a riamanere così.
Novità in via Brennero
A breve ci sarà un’ulteriore modifica. Sia ad est che ad ovest di via Brennero infatti, all’altezza della zona dei lavori quindi dell’ex Aci, verranno realizzate delle corsie dedicate per l’ingresso dei mezzi nei due cantieri. Per farlo ad essere sacrificate sono, come già durante le demolizioni, alcuni tratti delle corsie preferenziali, mentre il traffico in entrambe le carreggiate non sarà interessato da alcun intervento. Il grande cambiamento arriverà invece a dicembre quando dovrà essere realizzata la chicane di via Brennero, una deviazione del percorso naturale necessaria per i lavori di cantiere. Se tutto dovesse andare come da programma la chicane dovrebbe essere in funzione da dicembre 2023 e fino a marzo 2024, data in cui sarà ripristinata la tradizionale sede stradale di via Brennero.
Trento Malè fino al 2024
Intanto è tornata operativa lunedì, e quindi in tempo per l’inizio della scuola, la Trento Malè. La ferrovia era stata interrotta, nel tratto tra Lavis e Trento, dal 21 agosto proprio per realizzare il nuovo binario che permetterà di mantenere attivo il servizio di mobilità ancora a lungo. «Era una delle prescrizioni che come Comune e Provincia avevamo fatto a Rfi durante la discussione del progetto di fattibilità tecnico economica (Pfte) del bypass votata anche in consiglio comunale – spiega il dirigente del servizio di rigenerazione urbana del comune di Trento, Giuliano Franzoi – Grazie a 3 mesi di lavoro iniziati a giugno siamo ora in grado di mantenere attiva la Trento Malè per tutto il 2024». Tempo che il comune utilizzerà per approntare il sistema di mobilità alternativa che sarà necessario quando, inevitabilmente, l’avanzare dei lavori imporrà di interrompere la Trento Malè alla fermata di Zambana-Lavis. «A quel punto la linea Brt (Bus a transito rapido) elettrica tra Zambana e Trento sarà pronta. Gli autobus ci sono già stiamo predisponendo stazioni e fermate».
La situazione a sud
Franzoi ha poi voluto specificare il processo che ha portato all’accordo con l’azienda Acquaviva di Mattarello per l’individuazione dell’area di cantiere a Trento sud. «Sempre nel corso della discussione sul Pfte – ha detto Franzoi – L’indicazione che arrivava dal consiglio comunale, su richiesta della circoscrizione, degli agricoltori della zona e dei comuni limitrofi, era quella di concentrare l’area del cantiere in una singola zona, senza andare a intaccare più terreni coltivati». È stata sulla base di questa richiesta dal basso quindi che Comune e Provincia si sono mosse per trovare una soluzione. «L’azienda Acquaviva ha dato disponibilità a farsi carico del cantiere, mentre i comuni limitrofi preferivano non essere interessati dai lavori. È stata una soluzione definita con lo scopo di minimizzare i disagi».
Lo stato dei lavori e del dialogo
Intanto sia a nord che a sud di Trento continuano le opere di cantierizzazione. A nord sono in corso le demolizioni nel lato est del cantiere, lo stesso dove qualche giorno fa c’è stata una fuga di gas proprio durante le operazioni. A sud invece sarebbe terminata la bonifica bellica e si procede con la cantierizzazione dell’area. Nei prossimi giorni ci saranno infine due importanti appuntamenti per conoscere il futuro dei lavori. Giovedì in circoscrizione a Mattarello sarà presentato il progetto esecutivo per quel che riguarda l’imbocco a Trento sud. Venerdì a Piedicastello incontro speculare per presentare il progetto esecutivo della bocca a nord.
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