l'indagine
venerdì 4 Agosto, 2023
di Benedetta Centin e Francesco Terreri
Lavori di riqualificazione delle casette realizzate per gli sfollati del terremoto dell’Irpinia del 1980, per l’accusa solo simulati. E falsi crediti d’imposta rientranti nel Superbonus 110% e nel Sisma Bonus che sarebbero stati creati ad hoc e ceduti alla Spa trentina appaltatrice, la Efficient Building. Sono dodici le persone iscritte sul registro degli indagati dalla Procura di Salerno per la presunta maxitruffa allo Stato relativa ai 300 prefabbricati del Comune di Laviano. Sulla copertina del fascicolo ci sono anche i nomi dei due legali rappresentanti della Spa di Trento che si sono succeduti da fine 2021 ad oggi. Nei giorni scorsi i carabinieri e finanzieri che hanno effettuato una sfilza di perquisizioni, negli uffici comunali di Laviano e in nove società, tra le quali appunto quella di Trento, hanno fatto recapitare gli avvisi di garanzia a Mauro Bonvicin, 51enne di Pergine Valsugana presidente della Efficient Building dal 12 aprile 2023, e anche vicepresidente di Confcommercio del Trentino, e ad Alessandro Segale, milanese di 73 anni, che ha ricoperto precedentemente lo stesso incarico alla Efficient Building, e cioè dal 6 dicembre 2021 fino al subentro di Bonvicin. Ad entrambi viene contestato, così come ai restanti dieci indagati, il reato di truffa aggravata in concorso (dal 2022 in poi) per il conseguimento di erogazioni pubbliche. I due sono accusati anche di autoriciclaggio, assieme a Gaetana Saveria Scarano, legale rappresentante della cooperativa sociale Polis Mathera di Bernalda a cui il Comune aveva affidato i lavori. Anche questa coop risulta indagata, con la contestazione di un illecito amministrativo, in quanto non avrebbe adottato modelli organizzativi tali da scongiurare i presunti illeciti.
L’accusa: «Lavori solo simulati»
Il sostituto procuratore di Salerno Carlo Rinaldi ne è convinto: le due società (la trentina quale appaltatrice e la lucana quale committente) che avrebbero dovuto rimettere a nuovo il «Villaggio antistress» di Laviano, avrebbero messo a segno un maxi raggiro per riuscire ad incassare i bonus fiscali previsti (il 110% e il sismabonus). Provocando un danno allo Stato di circa 40 milioni di euro. Tanto infatti l’importo del sequestro fatto scattare il 25 luglio per lo più a carico della Spa di Trento. Per gli inquirenti gli interventi di riqualificazione, del valore di quasi 37 milioni di euro solo nella prima fase, non sarebbero stati eseguiti, se non in una minima parte. Eppure la coop lucana avrebbe fatto in modo di creare falsi crediti d’imposta rientranti nel Superbonus. Crediti che avrebbe poi ceduto alla Spa trentina appaltatrice. A fronte — è la contestazione dell’autorità giudiziaria — di lavori mai eseguiti. Solo simulati. Dagli accertamenti infatti gli interventi edilizi avrebbero interessato solo «una decina delle circa trecento unità abitative, pur essendo stata asseverata l’esecuzione di lavori per quasi 37 milioni di euro» aveva riportato la Procura in una nota alla stampa. Contestazioni, queste, che la Efficient Building respinge.
Perquisizioni e materiale acquisito
Il titolare dell’inchiesta non si è limitato a chiedere e ottenere dal giudice per le indagini preliminari i sigilli su disponibilità per la cifra stellare di quasi 40 milioni di euro, quanto l’importo della presunta truffa. Ha fatto scattare una serie di perquisizioni, anche nella sede della Efficient Building, in via Solteri in città, nel palazzo della Seac, e poi in un magazzino di via Al Pont dei Voi e in un ufficio della stessa società a Forlì, per acquisire documenti e materiale informatico e telematico su cui ora si concentreranno gli accertamenti. Il pm che delega le indagini di guardia di finanza e carabinieri ha iscritto sul registro degli indagati anche il sindaco di Laviano, Oscar Imbriaco; Nicola Delle Donne, legale rappresentante della Ehe srl e presidente di Confindustria Lecce; Giuseppe Frieri, procuratore della Polis Mathera; Maurizio Consonni, intermediario per il visto di conformità; Guido Cipriano, tecnico asseveratore; Anna Autuori, legale rappresentante della subappaltatrice Ambiente Energia Srl; Andrea Reviglio, titolare della Serremar (subappaltatrice); Pasquale Vessa, responsabile dei lavori; Antonio Colangelo, legale rappresentante di Co.Energie Srl.
Chi è il presidente indagato
Mauro Bonvicin è presidente della Efficient Building dal 12 aprile di quest’anno, quando è subentrato ad Alessandro Segale. Ma è al vertice del general contractor trentino come consigliere delegato dal febbraio 2022. Bonvicin rappresenta Seac, la società di servizi informatici di Confcommercio Trentino e di molte altre Confcommercio locali, che l’anno scorso aveva il 30% di Efficient Building e quest’anno è salita al 41%. Insieme all’altra società trentina Delta Informatica, che possiede il 10%, i trentini hanno ora la maggioranza della holding di costruzioni. Il restante 49% è della società di ingegneria Green Light Holding di Forlì, mentre l’anno scorso tra i soci c’era anche la Ambiente Energia di Salerno.
Bonvicin però è molto più di questo. è in primo luogo vicepresidente di Confcommercio Trentino, uno dei cinque vice di Giovanni Bort, e presiede la categoria dei grossisti. è nel consiglio di amministrazione di Seac e ha diverse cariche nelle società del gruppo Confcommercio, tra cui vicepresidente di Seac Servizi Assicurativi e consigliere di Ucts Trento, la finanziaria del gruppo.
La Spa fondata nel 2021
Efficient Building opera come general contractor. È impegnata, in particolare, nel progetto di rigenerazione urbana nei comuni dell’Irpinia colpiti dal terremoto del 1980. L’intervento prevede di riqualificare le aree delle casette di emergenza sorte dopo il terremoto nei comuni di Conza e Calabritto in provincia di Avellino e Laviano in provincia di Salerno e di realizzare abitazioni con tecnologie di risparmio energetico, oltre che antisismiche, prevedendo quindi un ampio utilizzo del Superbonus 110% e delle agevolazioni fiscali e creditizie previste dalla normativa, benché recentemente ridimensionate. A fine 2022 i ricavi di Efficient Building, interamente derivanti da prestazioni Superbonus, ammontano a 61,2 milioni di euro, con crediti d’imposta per 65,4 milioni e un utile netto di ben 14,5 milioni. Il provvedimento di sequestro del 25 luglio riguarda i crediti d’imposta del progetto di Laviano, mentre il totale dei crediti a bilancio comprende le iniziative nelle altre due località. L’azienda, a seguito del sequestro, aveva precisato che «il primo stato di avanzamento (Sal) oggetto di attenzione da parte della Procura è soprattutto composto da progettazione, cantierizzazione e acquisto dei materiali e attrezzature a piè di opera». E spiegato che la committente «per finanziare gli acquisti di materiale e le opere realizzate ha concordato di retribuire il General Contractor (Efficient Building ndr) con la cessione del credito che è avvenuta a fronte di asseverazione tecnica eseguita da specialisti del settore, da commercialista abilitato, da comfort letter rilasciate da primarie società di revisione». Di qui la dichiarazione «anche sulla scorta di recenti pareri rilasciati dall’Agenzia della Entrate, che tutti abbiano operato in piena legittimità». Polis Mathera, di suo, si è detta «parte offesa» e ha spiegato che «dopo il totale diniego di Efficient Building della documentazione richiesta, ha chiesto all’Agenzia delle Entrate di annullare i crediti fiscali (40 milioni) derivanti dalle attività del cantiere e ha revocato il contratto alla stessa».