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martedì 23 Aprile, 2024
di Redazione
I tentativi di truffa online sono all’ordine del giorno, dai social, poi, è sempre più evidente quanti account falsi cerchino di entrare in confidenza con gli utenti. Tra le pagine frequentate dai profili sospetti, c’è anche anche quella della questura di Trento. Questa mattina infatti, è stata resa nota la notizia di un tentativo di truffa on line. È stato pubblicato dall’utente Charlotte Petra un commento a un post della questura sulla propria pagina Facebook. «Ciao, mi dispiace contattarti in quel modo – questo il contenuto integrale del messaggio diramato dalla polizia -. Ho appena visto il tuo profilo e penso che tu sia la persona giusta per me. Ad ogni modo, mi chiamo Charlotte Gudrun Petra, sono una donna tedesca di nascita e vivo in Portogallo. Ho una malattia grave, un cancro alla gola che mi condanna a morte certa, e in totale ho 800mila euro, che vorrei trasmettere a una persona affidabile e onesta. Ho una società che importa olio d’oliva rosso in Portogallo e 6 anni fa ho perso mio marito, l’ho sperimentato molto e non posso sposarmi fino ad oggi, non abbiamo figli. Voglio donare questo importo prima di morire in modo che i miei giorni siano contati a causa di questa malattia per la quale non riesco a trovare una cura, ma una società calmante in Portogallo non vuole sapere se puoi usare questa donazione». Il finto utente ha anche fornito il suo indirizzo mail. Da parte del personale della questura non c’è stata alcuna interazione, necessaria affinché questa tipologia di truffa potesse avere successo. «Questo infatti il metodo che viene utilizzato in questi casi: una somma di denaro allettante, accompagnata ad una storia commuovente, viene messa a disposizione dell’utente inconsapevole, a fronte dell’effettuazione di un bonifico immediato affinché tale somma, asseritamente ‘bloccata’, come in questo caso, possa essere trasferita al cittadino ignaro della truffa – si legge in una nota della questura -. Si invita quindi la cittadinanza a fare attenzione a ogni improvvisa richiesta di denaro da parte di enti, di estranei, nonché di quelle provenienti da fantomatici figli che lamentano lo smarrimento del proprio telefono cellulare e richiedono, attraverso un numero di telefono diverso dal proprio, denaro per cure mediche improvvise, segnalando tempestivamente ogni operazione sospetta alle forze dell’ordine».