Il caso
martedì 20 Dicembre, 2022
di Simone Casciano
L’articolo pubblicato sulle pagine de Il T oggi ha rimesso al centro dell’attenzione il cantiere tra Rovereto e l’Alto Garda. In merito alla questione il consigliere provinciale di Futura Paolo Zanella ha presentato un’interrogazione alla Giunta. Nel testo Zanella ripercorre le tappe di quello che i sindacati hanno definito «un cantiere maledetto».
«In quel cantiere i problemi e le criticità in merito al mancato rispetto dei diritti dei lavoratori, compresa la loro sicurezza, sono emersi a più riprese. I sindacati già nel giugno del 2019 avevano chiesto un incontro urgente con l’impresa per denunciare le condizioni estreme in cui gli operai erano costretti a lavorare: mancato rispetto dei turni di lavoro di nove ore compresa la pausa pranzo, mancanza di ponteggi, soluzioni abitative in baracche con impossibilità di dormire in estate per il caldo torrido» scrive il consigliere di Futura. Nel febbraio del 2020 c’era poi stata una visita dell’assessore Spinelli a seguito delle denunce dei sindacati. «Nell’ottobre 2020 i sindacati di categoria tornavano a denunciare le gravi inadempienze dell’impresa appaltatrice, con il perdurare della mancata applicazione del contratto nazionale e di quello provinciale: mancato pagamento degli straordinari e delle indennità di galleria a fronte di turni di lavoro di undici ore (ancora spesso non rilevati tramite sistemi di timbratura), con il conseguente mancato recupero psicofisico a ripercuotersi sulla sicurezza in cantiere» continua Paolo Zanella. Una situazione che ha detto sua è andata ad aggravarsi l’anno seguente: «nel giugno del 2021 c’è stata l’ennesima denuncia da parte dei sindacati per il mancato rispetto del monte ore e del pagamento degli straordinari dei lavoratori. Si parlava di turni massacranti che prevedevano da 200 fino a 250 ore mensili con riposi irrisori, e quindi con il rischio di infortuni sempre in agguato». Una situazione a cui si era provato a trovare una soluzione anche in consiglio provinciale con l’approvazione di una risoluzione, proposta da Futura ma approvata all’unanimità, che impegnava la Giunta a «vigilare ed effettuare maggiori controlli, per verificare il reale rispetto delle condizioni di sicurezza, nonché del contratto di lavoro nazionale» nei cantieri della provincia e in particolare in quello della Loppio-Busa.
Proprio da quell’impegno muove i passi l’interrogazione di Zanella che alla luce di quanto raccontato da Il T chiede al presidente della Provincia e all’assessore al lavoro: «Quanti controlli sono stati effettuati dall’apertura del cantiere? Se dal giugno 2021 ad oggi questo fosse stato l’unico controllo, perché si è atteso così tanto? Quali irregolarità sono state riscontrate? Quante segnalazioni sono arrivate dai sindacati prima di effettuare i controlli?».
La maxi indagine Romeo
di Benedetta Centin
Niente Natale da liberi per 6, tra cui il commercialista Hager, l'imprenditore arcense Signoretti e l'ex sindaco di Dro Fravezzi. Agli arresti in casa almeno fino a quando non si esprimerà la Cassazione, probabilmente a primavera
Santa Messa di Natale
di Redazione
L'omelia dell’arcivescovo di Trento Lauro Tisi in cattedrale a Trento: «La parola può diventare feconda, costruire percorsi di pace, solo se si interfaccia e si fonde con la parola degli altri»