Il report

mercoledì 2 Ottobre, 2024

Turismo, la Spagna batte un altro record: preoccupa il «registro dei viaggiatori»

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L'Istituto nazionale di statistica spagnolo ha registrato 64,3 milioni di viaggiatori nei primi otto mesi del 2024

La Spagna continua a battere record nel turismo, ma il settore alberghiero è in fermento per il nuovo registro dei viaggiatori che entrerà in vigore il 2 dicembre e comporterà per le strutture alberghiere, nonché per i servizi di noleggio delle auto, la raccolta di molti più dati sui clienti, inclusi quelli della carta di credito con cui vengono effettuati i pagamenti. La misura, che doveva entrare in vigore già l’1 di ottobre ed è poi slittata di due mesi, ha destato preoccupazioni per la privacy, tanto che ha portato alcuni media britannici come il Daily Mail a parlare di legge del “Grande Fratello”. E proprio dal Regno Unito proviene la maggior parte dei turisti che si recano in Spagna.
I dati
Secondo i dati pubblicati oggi, mercoledì 2 ottobre, dall’Istituto nazionale di statistica spagnolo (Ine), nei primi otto mesi dell’anno il Paese iberico ha ricevuto 64,3 milioni di visitatori internazionali, la cifra più alta di sempre e pari a un aumento dell’11,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche la spesa effettuata dai turisti stranieri nel Paese è cresciuta, raggiungendo 86.471 milioni di euro, pari a un aumento del 17,6%. I principali Paesi di provenienza dei turisti sono stati il Regno Unito, con quasi 12,7 milioni di visitatori e un aumento del 7,8%, la Francia (9,2 milioni e un aumento del 10,1%) e la Germania (oltre 8 milioni e un aumento del 9,3%). Nonostante gli ottimi numeri registrati, il settore alberghiero teme un contraccolpo dall’entrata in vigore del registro dei viaggiatori che rischia di “generare uno svantaggio competitivo, sia nel mercato nazionale che in quello europeo”. Ieri il ministro dell’Interno Fernando Grande-Marlaska è tornato a difendere la misura sottolineando che risponde alla necessità di “tutelare la sicurezza dei cittadini”, rispettando comunque “il diritto alla privacy”. Il nuovo registro impone ad alberghi e società di autonoleggio di raccogliere e comunicare al ministero dell’Interno molti più dati dei viaggiatori rispetto a quelli attualmente previsti, per un totale di 42 dati. Rientrano tra questi i metodi di pagamento, l’indirizzo, il numero di telefono e l’email dei clienti. Secondo il ministero dell’Interno ciò faciliterà i controlli per contrastare criminalità e terrorismo.