Economia
sabato 6 Luglio, 2024
di Redazione
Dopo oltre 40 ore di trattativa serrata, è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale applicato agli oltre 400mila lavoratrici e lavoratori del comparto turistico, ricettivo alberghiero, dei villaggi vacanza e dei camping, tra cui i circa 35mila lavoratori e lavoratrici trentine del settore, la maggior parte dei quali sono stagionali.
L’intesa, in vigore dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2027, è stata siglata tra le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni imprenditoriali del comparto Federalberghi e Faita, entrambe associate a Confcommercio imprese per l’Italia. L’accordo, che sarà sottoposto alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori a partire dai prossimi giorni, prevede un aumento economico a regime di 200 euro al quarto livello d’inquadramento, corrisposti nell’arco della vigenza contrattuale, con una massa salariale complessiva pari a 6.200 euro.
Significativo l’intervento sull’esternalizzazione dei servizi di pulizia e riassetto delle camere e altri servizi. È stata estesa la procedura per il confronto sindacale prevista per la prima esternalizzazione anche ai successivi cambi appalti, garantendo il trattamento normativo e economico del contratto nazionale del settore sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative del settore. Prevista, per la prima volta, anche una norma anche per l’internalizzazione di tali servizi e l’introduzione di nuovi profili professionali nel sistema di classificazione del personale, in risposta all’evoluzione dei modelli organizzativi di impresa.
«Questo accordo — dicono Filcams, Fisascat e Uiltucs — rappresenta un importante passo avanti per il settore, ottenuto anche grazie alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Siamo riusciti a ottenere un significativo riconoscimento economico e le nuove tutele introdotte testimoniano il nostro impegno per migliorare le condizioni di vita e di preparando il settore ad affrontare le sfide future con maggiore equità, inclusione e per la valorizzazione e la dignità del lavoro nel settore turistico ricettivo e alberghiero».
Grande soddisfazione viene espressa anche da Asat Federalberghi Trentino. «È stata una trattativa molto lunga, iniziata poco prima del lockdown, che ha visto le parti raggiungere un ottimo accordo che rappresenta il giusto equilibrio tra gli interessi in campo — dichiara il vicepresidente Alberto Bertolini, delegato della giunta Asat per la materia del contratto del lavoro e componente della commissione sindacale nazionale — Asat è sempre stata presente ai lavori della commissione sia con i propri rappresentanti associativi (il sottoscritto e il presidente Gianni Battaiola) che con le proprie figure tecniche (il direttore Davide Cardella e il responsabile del servizio sindacale Nicola Minatti). Nel nuovo contratto, oltre all’incremento retributivo per complessivi euro 200 lordi mensili, possiamo trovare interessanti novità che riguardano la classificazione del personale, l’appalto di servizi, percorsi di carriera per i giovani e misure per l’utilizzo dei contratti a termine di durata superiore a dodici mesi, solo per citarne alcune».
Il vicepresidente di Asat rimarca anche il messagio lanciato al governo. «Mi preme sottolineare — conclude Bertolini — l’importanza e il valore dell’appello che le parti hanno voluto rivolgere congiuntamente al ministero dell’Economia e delle Finanze e al ministero del Turismo per chiedere la revisione del trattamento fiscale applicato all’alloggio che le imprese turistico ricettive forniscono ai lavoratori stagionali. Siamo sicuri che il rinnovato Ccnl nazionale, assieme al contratto integrativo provinciale che abbiamo sottoscritto nel 2023, saranno in grado di aumentare attrattività ed interesse all’impiego nel nostro comparto».