La vertenza
martedì 29 Novembre, 2022
di Redazione
La misura, per i sindacati, è colma. L’elenco delle richieste è lungo e, in assenza di risposte concrete da parte della giunta sanitaria, le categorie della sanità – al completo – annunciano mobilitazioni. Tanti i temi sollevati: dalla carenza degli organici alla turnazione estenuante, fino ai salari. Cesare Hoffer, coordinatore Provinciale Nursing up Trento, Giuseppe Varagone, segretario Uil Fpl sanità, Giuseppe Pallanch, segretario Cisl Fp, Paolo Panebianco- Fenalt sanità e Luigi Diaspro, segretario Cgil Fp Trento chiedono così a Piazza Dante un incontro.
«In data 11 novembre – scrivono i sindacati – a seguito della nostra mobilitazione in Provincia, avevamo incontrato il presidente della giunta Fugatti e l’assessora Segnana, che avevano preso l’impegno di dare una celere risposta alle tante istanze che avevano presentato in quella sede. Dobbiamo purtroppo constatare che allo stato attuale non abbiamo avuto nessun riscontro, ma non è neppure arrivata la convocazione del tavolo Apran per completare la parte giuridica e definire l’accordo che eroga in busta paga gli arretrati CCPL 2019/21 e le nuove indennità infermieristiche, sanitarie, di pronto soccorso e per il personale di supporto (già finanziate). E intanto la sanità trentina sprofonda, nel totale disinteresse di questa Giunta, una cosa da non credere il mancato riconoscimento nei confronti dei professionisti sanitari e dipendenti, che tanto hanno dato in questi anni di emergenza covid, con il proprio sacrificio e professionalità! I livelli retributivi sono fortemente inadeguati rispetto a impegno, competenza e professionalità richiesti per le singole categorie di personale e sono tra i più bassi d’Europa e all’orizzonte non esiste ancora una politica volta all’attrattività ed al trattenimento del personale, di questo passo la qualità dei nostri servizi sarà condannata a retrocedere ulteriormente nelle classifiche nazionali, noi che eravamo al “top”».
Come detto, l’elenco delle criticità formulate al tavolo con la Provincia sono precise. E i sindacati le riepilogano una dopo l’altra.
«La situazione è gravissima – rimarcano i sindacati – e per affrontarla occorrono subito provvedimenti straordinari». Gli effetti, dicono, già si vedono:
Infine, concludono i sindacati, «vogliamo sottolineare che nella imminente manovra di bilancio per il 2023 non c’è un centesimo per il finanziamento del triennio 2022/2024 malgrado le richieste del Sindacato (il CCPL rinnovato è già scaduto il 31/12/2021). In assenza di celeri risposte, valuteremo l’adozione di iniziative di protesta ben più dure, a tutela dei nostri colleghi ma anche a salvaguardia della qualità dei servizi e dell’assistenza nei confronti del cittadino/utente».