La rubrica

venerdì 18 Ottobre, 2024

Tutti a teatro in Trentino: ecco gli appuntamenti dal 18 al 20 ottobre

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In calendario ci sono spettacoli per tutti, dai più grandi ai più piccini

Arte, musica e spettacolo: sono questi alcuni degli elementi che danno ritmo al finesettimana trentino dal 18 al 20 ottobre. Partiamo dunque dal teatro che vede protagonista Mario Perrotta, premio Ubu 2013 come miglior attore con il suo “Un Bès – Antonio Ligabue”. Due gli appuntamenti in programma: il primo è per venerdì alle 20:45 al Teatro Sociale G. Modena di Mori, il secondo invece per sabato, alla stessa ora, ma al Teatro di Meano.
In scena c’è una pièce in cui la solitudine, la vita ai margini e l’arte eterna del pittore e scultore Antonio Ligabue rivivono con delicatezza attraverso il corpo e le parole di Perrotta. Ligabue era una artista solo, storpio e geniale, stava oltre il margine là dove un bacio è un sogno. L’uomo Antonio Ligabue, allo stesso tempo artista geniale e scemo del paese, attrae e spiazza per la coscienza che aveva di essere un rifiuto dell’umanità e al contempo, un artista. Questo doppio sentire gli lacerava l’anima: l’artista sapeva di meritarlo un bacio, ma il pazzo, intanto, lo elemosinava.
Largo poi alle rassegne che animano i tanti teatri trentini. Sabato, alle 20:30 la Compagnia Filodrammatica di Caldonazzo APS presenta “La Sbalanzadora (Se nasce, se vive e po’….)” di Rosanna Gasperi: un copione nato dalla vena creativa di Gasperi, nota poetessa di Caldonazzo e membro del direttivo, scritto durante il periodo della pandemia. I ricordi dell’infanzia, dell’adolescenza, sono riaffiorati man mano, li ha trascritti e ordinati arricchendoli con le proprie riflessioni. Il tutto in tre frizzanti, divertenti e toccanti monologhi. Gasperi li ha poi inframezzati con divertenti scenette esplicative in grado di trasportare gli spettatori in un paese degli anni ’50 e ’60 del secolo passato. Ne emerge un quadro vivido e veritiero dell’evolversi della vita quotidiana di un paese, prevalentemente rurale che poi ha scoperto d’un tratto il turismo. Il testo di questo spettacolo è un affresco, ricco e intenso, di uno stile di vita semplice e modesto. Il paese era molto animato e le relazioni sociali varie e costanti, improntate alla condivisione e alla solidarietà, con poco ci si divertiva e si godeva appieno di tutte le occasioni, specie di festa.
La compagnia GAD di Trento Aps è invece ospite, sabato alle 20:45, al Teatro Luigi Pirandello di Civezzano con il suo “Volpone”. Spazio anche alla musica con tanti concerti disseminati nei vari comuni della provina trentina. A San Michele all’Adige, venerdì alle 21, il METS – Museo etnografico trentino San Michele propone l’ultimo concerto inserito nel cartellone della rassegna “Musica Reservata”. Protagonista è il violinista Paolo Bernardo in “Johann Sebastian Bach: il poeta della musica”. Seguendo la vecchia tradizione tedesca in cui Bach ha trasportato lo stile polifonico sul violino vengono eseguite le Sonate e Partite per violino solo: mirabili pagine che costituiscono, ancora oggi per ogni strumentista, una prova di abilità tecnico-stilistica.
Due invece gli appuntamenti nella città della Quercia con il “Progetto Opera 2024: Turandot” promosso dall’Associazione Culturale Euritmus. Il sipario del Teatro Zandonai si alza sulla punta di diamante della programmazione 2024 di questa XII edizione del festival. La prima ha luogo venerdì, alle 20:45, a 10 anni esatti dall’inaugurazione del Teatro Zandonai. Un’occasione in cui si vuole ricordare l’importanza di questo teatro e, al contempo, la ricorrenza dei 100 anni dalla morte di Puccini. La manifestazione si incentra qui sulla sua Turandot. Riflettori puntati dunque sull’esecuzione di questa grande opera da parte di un cast di caratura internazionale. Il tutto incentrato sul nuovo allestimento firmato dal regista Danilo Coppola e diretto dal maestro Lorenzo Tazzieri. L’evento è in replica anche domenica, alle 17.
Ed è ancora Puccini il protagonista della domenica, questa volta però a Villazzano a partire dalle 16 dove, in teatro, torna a risplendere una delle opere più amate e struggenti del suo repertorio lirico: “Madama Butterfly”.
Questo dramma, sempre attuale e profondamente radicato nell’animo umano, continua a incantare e commuovere, ponendo lo spettatore di fronte a un intreccio di emozioni intense e ineludibili, che affondano le radici nella tragedia. Le scelte che Cio-Cio-San è costretta a compiere, scelte che nessuno vorrebbe mai affrontare nella vita, riflettono la complessità dei valori che guidano l’esistenza: l’onore, l’amore, la famiglia, il rispetto, la patria e la religione. Questi principi, intrecciati tra loro, tracciano il destino di una giovane donna la cui innocenza e dolcezza, simile a quella di una fragile farfalla, vengono travolte dalle spietate correnti della realtà.
In questa storia senza tempo, ogni nota, ogni parola, ogni gesto risuona con una profondità che non smette mai di interrogare il cuore e l’anima di chi ascolta, rendendo Madama Butterfly non solo un’opera, ma un’esperienza emotiva universale. Ad interpretarlo, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, ci sono il Coro Lirico – Bolzano ODV, Estrolirica, e l’Orchestra Aurona diretti da Claudio Vadagnini e dal maestro collaboratore Luca Schinai.
Non mancano poi le proposte per tutta la famiglia. Sabato, alle 16:30 a Sant’Orsola Terme ritorna la magia della Sand Art con lo spettacolo “Il barone di Munchausen”. A stupire il pubblico, nella sala polifunzionale di Mala, ci sono le creazioni di sabbia di Nadia Ischia accompagnate dall’interpretazione unica di Nicola Sordo per un viaggio emozionante tra le avventure dell’eccentrico Barone di Münchausen.
All’Auditorium Melotti di Rovereto c’è poi “Lo schiaccianoci” in calendario per domenica alle 16:30. La produzione di Egribiancodanza presenta il balletto ritenuto forse il meno drammatico nella trilogia di Ciajkovskij. In realtà però, la coreografia di Raphael Bianco e l’apporto del maitre de ballet di Vincenzo Galano, sottolineano quello che è, a tutti gli effetti, un percorso di crescita, di scelte e di distacco dal mondo dell’infanzia. Le inquietudini della giovane Clara sono le inquietudini di bambini che si affacciano alla vita adulta, distaccandosi dal loro mondo fantastico, dalla protezione dei propri feticci.
Bianco lascia al centro dell’azione la notte di Natale, la magia, i sogni e il senso di smarrimento di Clara in un labirinto speculare fra mondo onirico e realtà, in un caleidoscopico ed elettrizzante gioco di scelte per trovare la strada giusta e riscoprirsi adulta.